Venezia, 9 mag. (AdnKronos) – “Robert Schuman il 9 maggio 1950, propose la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio: fu il primo passo verso la creazione di una serie di istituzioni sovranazionali che avrebbero condotto a quella che si chiama oggi Unione europea”. Il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti rammenta che “proprio ricordando la Dichiarazione Schuman si celebra ogni 9 maggio la Festa dell’Europa e la mia speranza oggi è che l’Unione rifletta su i suoi limiti, i suoi difetti e la necessità di rivedere le sue politiche”.
“Una Europa dei governi e delle banche non è esattamente quella immaginata da Schuman e da quella generazione di politici, tra cui ruolo di primo piano ebbe Alcide De Gasperi, che furono i veri motori del processo di unificazione – sottolinea Ciambetti – Disse Schuman nella sua Dichiarazione: ‘L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto’ e mi chiedo quale solidarietà di fatto esista oggi e quanto invece contino i diktat delle banche, le decisioni assunte dai governi centrali anche quando vanno contro gli interessi o le aspettative delle realtà regionali o locali. Il pilastro della sussidiarietà, che è presupposto necessario della solidarietà autentica, è stato totalmente disatteso creando così disorientamento nella cittadinanza che non guarda più a Bruxelles con speranza ma con estrema perplessità e non pochi dubbi”.