() – Un punto sensibile è cosa succederà con i voti dell’Efdd (gruppo presieduto da Nigel Farage) e dell’Enf (copresieduto da Marine Le Pen), se ci saranno: “Non puoi impedire a qualcuno di votare per te, perché il voto è segreto – ha ricordato il portavoce del Ppe – quello che il nostro candidato ha fatto è stato evitare di avere qualsiasi contatto con i gruppi antieuropei ed euroscettici, perché non crediamo che sia la maggioranza con cui dovremo lavorare dopo l’elezione del presidente”. Il gruppo S&D, ha spiegato la portavoce, “ha dichiarato chiaramente che non vogliamo alcun sostegno da gruppi xenofobi”. 
Si procederà poi, mercoledì alla nomina dei vicepresidenti, che è più complicata: sono quattordici. Le candidature saranno annunciate dopo l’elezione del presidente: in questo caso, ogni parlamentare avrà, nel primo round, 14 voti a disposizione; ciascun deputato può votare fino a 14 nomi, ma perché il voto sia valido deve indicare un minimo di 8 nomi.  Il parlamentare che ottiene una maggioranza assoluta, sarà eletto al primo turno vicepresidente.