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Unicredit: First Cisl e Fabi,indispensabili assunzioni in Sicilia

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Palermo, 4 feb. (AdnKronos) – “Abbiamo espresso preoccupazione sul fatto che l’assenza di un mancato turnover provocasse problemi di operatività delle filiali e che, a fronte delle perdite emerse in estate (che hanno spinto a varare il maxi aumento), ci fossero ricadute così pesanti sui dipendenti. L’intesa, invece, prevede l’assoluta volontarietà delle uscite e un meccanismo di turnover indispensabile anche in Sicilia, dove da circa 10 anni non si assume nessuno”. Lo dicono Gabriele Urzì e Giuseppe Angelini, rispettivamente segretari nazionali di Gruppo First Cisl Unicredit e Fabi, commentando l’intesa raggiunta, dopo una no stop notturna al culmine di giorni di trattative, sui 3.900 esuberi contenuti nel piano industriale che prevede, spiegano le parti sociali, la volontarietà delle uscite (che saranno incentivate) e, in cambio, 1.300 assunzioni.
Previsti anche il turnover nel rapporto di un’assunzione ogni tre uscite e la stabilizzazione di 600 contratti di apprendistato. In particolare i 3.900 esuberi, aggiuntivi alle 6.000 uscite già stabilite in precedenza, sono la conseguenza della volontà dei vertici del gruppo di chiudere oltre 800 filiali nell’ambito del piano industriale di rilancio (che prevede anche il maxi aumento di capitale da 13 miliardi di euro).