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Università Milano Bicocca, didattica e ricerca i pilastri dei primi 20 anni

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Milano, 21 nov. (AdnKronos) – Con l’Anno Accademico 2017/2018 inaugurato oggi l’Università degli Studi di Milano-Bicocca entra nel ventesimo anno di attività. E dal 10 giugno 1998 molta strada è stata fatta: l’Ateneo è cresciuto, l’offerta formativa si è ampliata e l’organizzazione è diventata più complessa e articolata.
I due pilastri su cui da sempre si fonda l’attività dell’Ateneo sono didattica e ricerca: entrambi hanno avuto un forte impulso e gli investimenti e l’impegno profusi hanno contribuito a far sì che Milano-Bicocca oggi si posizioni tra i migliori Atenei d’Italia, come testimoniano gli ultimi ranking.
Attualmente l’Ateneo offre 70 corsi di laurea, 37 corsi di laurea triennali e corsi di laurea magistrale a ciclo unico e 33 corsi di laurea magistrali, di cui 5 in lingua inglese, per una formazione sempre più internazionale. Come confermano il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine and surgery, nato per creare una nuova figura di medico, competente e innovativa, oppure il corso in Data Science, primo in Lombardia e secondo in Italia, nato per rispondere alla richiesta da parte del mondo del lavoro.
In questi anni è la ricerca scientifica di qualità il vero fiore all’occhiello di Milano-Bicocca. Caratterizzata da un approccio multidisciplinare e dalla strumentazione condivisa, la ricerca è sempre più trasversale a tutte le aree disciplinari: dalle scienze umane alla medicina, passando per le hard sciences.
L’università di Milano-Bicocca ambisce a diventare il centro di una Città della salute basata sulla creazione di una cultura della prevenzione e sull’eccellenza della cura. In questo contesto si inseriscono le linee di ricerca verso una medicina sempre più personalizzata e vicina al paziente: ne sono dimostrazione gli studi sull’Alzheimer; sulla cura della tiroide; la chirurgia in 3D; la nano-medicina per la creazione di nuovi farmaci, solo per citarne alcuni.
Non solo ricerca e formazione. L’Università persegue la sfida della terza missione: si impegna ogni giorno nella costruzione di nuovi spazi per la diffusione del sapere tra i cittadini, mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze verso il territorio e la restituzione di valore culturale ai soggetti che vivono il tessuto urbano.
Con questi obiettivi è stato creato il Distretto Bicocca: una rete di istituzioni, fondazioni e aziende per diffondere creatività, cultura e innovazione nell’Area nord della Città Metropolitana di Milano. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, il campus ospita The Pietrarubbia Group, il grande complesso scultoreo del maestro Arnaldo Pomodoro, collocato al centro della piazza progettata da Vittorio Gregotti per l’Università.
L’opera rappresenta una tessera del percorso che collega idealmente la Collezione d’arte contemporanea della Deutsche Bank a La Sequenza di Fausto Melotti nel giardino di Pirelli HangarBicocca. Un’arteria costellata da opere d’arte, frutto della contaminazione di più generi artistici e culturali e sintesi di materiali e forme diversi, pronta a diventare un Boulevard di creatività e innovazione.
Dalla scienze umane a quelle dei materiali, dall’informatica al campo giuridico, l’interesse e la sensibilità per l’arte presenti nell’Ateneo hanno dato vita al “Gruppo beni culturali”: un team di esperti rappresentativo delle diverse anime scientifiche che attraverso convegni, giornate di studio e altre iniziative già da tempo si confronta su questo tema.
Con la volontà di mettere a sistema le competenze scientifiche dell’Università utili nel campo artistico, il Gruppo è al lavoro per la creazione di un Centro Interdipartimentale di ricerca dedicato all’arte e ai beni culturali. Intensa e vivace anche l’attività di valorizzazione musicale da parte dell’Università. Il coro, formato da una trentina di elementi, riunisce studenti, docenti e personale dell’ateneo accomunati dalla passione per la musica. Con un repertorio che spazia dalla musica barocca alla sinfonica classica, fino al jazz è presente in Bicocca anche un’orchestra amatoriale, alla quale si affianca l’orchestra di chitarre, composta da circa 20 elementi.
Gli studenti sono al centro dei progetti per il futuro dell’Università. E il futuro è sempre più legato alla dimensione internazionale. È per questo che nell’ultimo triennio sono nati cinque corsi di studio: Marine Sciences, International Economics, Medicine and Surgery, Applied Experimental Psychological Sciences e Materials Science.
Per promuovere e sostenere il valore delle persone e incentivare il merito, indipendentemente dalla fascia di reddito, dall’anno accademico 2014-2015, l’Università Milano-Bicocca ha introdotto i Crediti di merito: uno strumento per il diritto lo studio che si affianca alle tradizionali forme di sostegno come l’esonero dalle tasse universitarie, le borse di studio per il Diritto allo studio universitario e le borse di studio d’Ateneo.
Ogni credito corrisponde a un valore di 125 euro e vengono attribuiti sulla base dei risultati raggiunti. Gli studenti possono spendere i crediti per ottenere uno sconto sulla tassa di iscrizione all’anno successivo o, se già laureato, a un master, per integrare la borsa Erasmus per trascorrere un periodo all’estero, per comprare libri di studio o iscriversi a corsi di lingua o per avere rimborsi parziali degli abbonamenti al trasporto locale. È per questo che è nato iBicocca, il progetto, giunto alla quinta edizione, è dedicato allo sviluppo di una cultura imprenditoriale che mette al centro gli studenti. Leadership, problem solving, capacità di comunicazione: attraverso l’acquisizione di queste e altre competenze trasversali, iBicocca contribuisce alla formazione dei manager e degli imprenditori del futuro.
Punta tutto sulle competenze trasversali anche Bbetween. Il progetto si rivolge a studenti, personale e cittadini che vogliono sviluppare le proprie competenze in ambito artistico e culturale: lingue straniere, fotografia, attività musicali e molto altro. L’Università di Milano-Bicocca ha deciso di certificare tutte le soft skills acquisite grazie ai progetti iBicocca e Bbetween attraverso gli Open Badge. Si tratta di attestazioni digitali, erogate tramite la piattaforma Bestr del Cineca, utili allo studente e al laureato per aumentare la propria web reputation e per comunicare le proprie esperienze, i risultati raggiunti e le competenze acquisite ai datori di lavoro di tutto il mondo.
Ma non solo. L’Ateneo è stato il primo in Italia a certificare con un Open Badge anche la laurea. International economics il primo corso a rilasciare l’attestazione digitale, a questo seguiranno progressivamente altri 69 badge per altrettanti corsi di studio.