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Vaccini: scienziati difendono libro attaccato da legale medico antivax

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Roma, 12 apr. (AdnKronos Salute) – La comunità scientifica italiana si schiera a difesa di Andrea Grignolio, del suo libro “Chi ha paura dei vaccini?” (Codice Edizioni) e del Premio Galileo, per il quale il libro è finalista. Il libro è stato duramente attaccato dall’avvocato Silvio Riondato, legale di Roberto Gava (medico sotto procedimento disciplinare dell’Ordine dei Medici per le sue posizioni anti-vacciniste) e docente di Diritto Penale all’Università di Pavia, in una irrituale lettera al Rettore dell’Università di Padova e ai giurati del Premio. Grignolio, storico della medicina all’università di Roma, affronta nel suo libro problema della ‘resistenza sociale che induce a non vaccinare i bambini’. Ma l’avvocato Riondato – docente di diritto penale all’università di Padova- denuncia presunte omissioni dell’autore riguardo l’efficacia dei vaccini e presunti casi di conflitto di interesse.
Critiche a cui hanno immediatamente risposto il presidente della giuria scientifica Dario Bressanini che si è domandato in base a quali competenze l’avvocato chiedesse l’esclusione del libro, e il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, che ha sottolineato come mettere in dubbio conquiste scientifiche come i vaccini sia un atteggiamento pericoloso. Difende il libro ovviamente Vittorio Bo, presidente Codice Edizioni che si dice orgoglioso di aver pubblicato ‘Chi ha paura dei vaccini?’, perché “fornisce un contributo fondamentale, innovativo e rigoroso alla corretta diffusione del pensiero scientifico in merito a un tema da cui dipende la vita dei nostri figli e che è irresponsabile e impensabile affrontare senza l’apporto della scienza”.
Per Alberto Mantovani, docente di Patologia Generale all’università degli Studi di Milano, “il libro di Andrea Grignolio è un contributo importante a difesa della salute dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli, per quanto riguarda l’uso dei vaccini. Vorrei ricordare che proprio in questi giorni un bambino con leucemia è a gravissimo rischio a causa di una polmonite morbillosa e che i mille casi di morbillo di questi mesi sono il prezzo da pagare, e che pagheremo molto di più in futuro, alla caduta della cosiddetta ‘immunità di gregge’, che io preferisco chiamare l’immunità di una comunità solidale”.
“Io e altri scienziati abbiamo avuto modo di confrontarci con Andrea Grignolio nel corso della lavorazione del libro, e non c’è alcun dubbio sul grande valore della sua opera, che affonda le radici in ricerche scientifiche di capitale importanza, con un innovativo taglio neurocognitivo”, commenta Luca Pani – Rappresentante permanente per l’Italia presso il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’European Medicines Agency (Ema) e alla guida del gruppo strategico per la farmacovigilanza europea (Eu Network Pharmacovigilance Oversight Group), oltre che professore associato di psichiatria dell’University of Miami School of Medicine.
“Ho letto il libro di Andrea Grignolio – dice Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie ed immunomediate del”Istituto superiore di Sanità – e l’ho trovato estremamente interessante ed equilibrato. Non mi risultano inesattezze nel testo, che ho invece trovato ottimamente documentato. Vorrei ribadire che l’importanza dei vaccini è fondamentale e non presuppone necessariamente conflitti di interesse, dal momento che i vaccini rappresentano lo strumento più importante per la salvaguardia della salute pubblica”.
“E’ grazie ai vaccini – continua Rezza – che si è riusciti a eliminare il vaiolo ed è grazie alla vaccinazione che siamo in procinto di eliminare la poliomielite, una vera e propria calamità per le nostre comunità fino a pochi decenni fa. Personalmente ritengo che il libro di Andrea Grignolio presenti analisi acute, alcune fuori dagli schemi, e che meriti di vincere il Premio Galileo a cui è candidato”.
“Il libro di Andrea Grignolio è impeccabile dal punto di vista scientifico e da medico trovo in esso un’analisi importante su un fenomeno che ha risvolti inquietanti e pericolosi dal punto di vista sociale. Ho letto con stupore il giudizio del collega Riondato, ordinario di Diritto Penale all’Università di Padova, ma non mi sento di commentare le sue dichiarazioni perché a quanto pare ci troviamo di fronte a un Leonardo da Vinci che spazia dal diritto alla medicina, mentre io modestamente mi occupo solo di ciò che ho studiato”, dice Roberto Burioni, professore ordinario Microbiologia e Virologia Università San Raffaele Milano, autore di ‘Il vaccino non è un’opinione’ (Mondadori).
Infine per Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina e Docente di Bioetica all’Università Sapienza di Roma “quello di Andrea Grignolio è il miglior libro italiano – da un punto di vista culturale e politico – per la comprensione dell’importanza dei vaccini nel salvare milioni di vite e, soprattutto, perché è il primo testo che affronta il problema della resistenza sociale contro le vaccinazioni guardando alle basi neurocognitive di quelle percezioni del rischio fuorvianti che inducono a non vaccinare i bambini contro malattie potenzialmente letali”.