Home Nazionale Vedova vittima strada: “Basta con questa scia di sangue, ora si investa in sicurezza’

Vedova vittima strada: “Basta con questa scia di sangue, ora si investa in sicurezza’

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Palermo, 4 mag. (AdnKronos) – “Viviamo sulla nostra pelle i tanti morti per incidenti stradali, è un dolore costante, che per noi vittime e familiari di vittime decedute, si rinnova ogni volta che senti parlare di un altro incidente e di un’altra vittima. Morti che si potrebbero evitare con una maggiore presa di coscienza di quanto sia importante essere responsabili e di quanto sia indispensabile investire in sicurezza stradale e manutenzione delle strade”. E’ la denuncia di Marina Fontana, vedova di Roberto Cona, morto nell’estate del 2013 in un incidente stradale mentre la coppia andava in vacanza. Marina e Roberto erano felicemente sposati da appena un anno, quando in piena notte la loro auto, una Lancia Thesis, fu distrutta da un Tir “che andava troppo veloce”, come spiega Marina Fontana. Lei rimase gravemente ferita e il marito, 51 anni, morì nello schianto. La donna, dopo una lunghissima convalescenza della quale porta ancora le tracce, sul corpo ma anche nell’anima, è ancora distrutta dal dolore. Ma non ha mai perso la voglia di lottare. Si è battuta per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale. Ora Marina Fontana chiede più sicurezza sulle strade. A Palermo, e in provincia, sono 14 le vittime a Palermo in appena quattro mesi.
“L’elenco dei morti in incidenti stradali è un bollettino di guerra, e qui a Palermo ed in Sicilia i dati sono sconfortanti – si sfoga Marina Fontana con l’Adnkronos – Si dice sempre che il fattore umano è la prima causa dell’incidente stradale, e questo è vero. Ma è anche vero che strade sicure con infrastrutture adeguate e sane mitigherebbero in molti casi le conseguenze degli incidenti più gravi. Tanti gli incidenti gravi sulle strade della città trasformate in off limits per i pedoni, ovvero vere e proprie roulette russe per chi si trova ad attraversarle. Perché si deve attendere un ennesimo incidente per tentare di riflettere sui rischi che corrono giornalmente i pedoni e i ciclisti, di ogni età nella nostra città?”.