Venezia, 30 nov. (AdnKronos) – “Il dato emergente di questi anni dell’operatività dei Fondi di Confine è il rapporto virtuoso che si è instaurato tra la realtà trentina e sudtirolese, Veneto e Lombardia. Lo squilibrio esistente dato dalla diversa autonomia goduta e, di conseguenza, dalla diversa disponibilità di risorse godute dalle Province di Trento e Bolzano rischiava di creare un baratro: il meccanismo dei Fondi di confine, 80milioni di euro all’anno, è stata la risposta organica a questo pericolo salvaguardando cosi’ equilibri oltre che storie e identità locali”. Con queste parole Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto e rappresentante della Regione nel Comitato paritetico dei Fondi di Confine, ha sintetizzato, al termine della seduta che a Roma ha fatto il bilancio dell’anno e del triennio di mandato.
“Una esperienza singolare che ha dimostrato la forza delle autonomie – ha detto Ciambetti – Si è agito prevenendo i problemi e in una Italia dove di Norma i problemi non si anticipano ma rincorrono questo è già un dato altamente positivo che dimostra come i territori e il decentramento hanno delle grandi capacità di autogoverno”.
I fondi Odi stanziano 80 milioni l’anno e sono rivolti principalmente per finanziare progetti incentrati nei 48 comuni che, tra Veneto e Lombardia, confinano con le due Province autonome che finanziano l’intero meccanismo.