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Venezia: braccialetto elettronico anche a vittima dello stalker

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Mirano (Ve), 24 gen. (AdnKronos) – Per vivere una vita tranquilla e non correre il rischio di essere ancora molestata dall’ex marito, una donna di Mirano, nel veneziano, ha accettato anche di indossare un braccialetto elettronico: così, se l’ex accusato di comportamenti persecutori, si dovesse avvicinare ad una distanza inferiore a quella di sicurezza, suonerà l’allarme alla centrale operativa delle forze dell’ordine, con il pronto intervento dei carabinieri.
È uno dei primi casi in Italia quello autorizzato dal Tribunale di Venezia con il consenso della parte offesa del reato di stalking. All’imputato, un cinquantenne, della provincia di Venezia, era già stato applicato il braccialetto elettronico un paio di settimane fa in modo da controllare che non lasciasse gli arresti domiciliari, disposti dopo l’ultimo atto di aggressione nei confronti della donna, avvenuto nel luglio dello scorso anno, che gli costò l’arresto da parte dei carabinieri di Mirano.
Da allora sono passati sei mesi e il legale dell’uomo, ha fatto istanza per ottenere una misura cautelare meno gravosa: quella del divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai luoghi da lei frequentati, per poter tornare a lavorare. Il giudice ha accolto la richiesta, ma per evitare inutili rischi per la donna, ha chiesto e ottenuto dalla stessa la disponibilità ad indossare un braccialetto elettronico gemello a quello dell’ex marito. I due braccialetti, dotati entrambi di dispositivo gps, sono stati tarati in modo tale da attivare l’allarme se dovessero avvicinarsi a meno di 250 metri.