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Vicenza: Gdf scopre televendita gioielli spacciati per antichi

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Vicenza, 23 feb. (AdnKronos) – Nell’ambito di una complessa indagine delegata da Hans Roderich Blattner, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, volta al contrasto delle frodi nell’esercizio del commercio, il Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza ha segnalato all’Autorità giudiziaria berica un operatore orafo della provincia di Vicenza, il quale, collaboratore di una società orafa della provincia di Vicenza e attraverso programmi televisivi andati in onda su un canale di televendita a copertura nazionale, proponeva l’acquisto ad ignari consumatori di gioielli di recente fabbricazione spacciandoli, invece, per “antichi” come risalenti al XIX Secolo, quindi di maggior pregio e valore.
In particolare, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, al termine di una diretta televisiva, hanno proceduto alla perquisizione della sede della società orafa vicentina con il conseguente sequestro degli oggetti preziosi promossi in televendita (75 monili, riproduzioni di pezzi antichi, per un controvalore di circa 150 mila euro) nonché di corposa ed eterogenea documentazione contabile ed extracontabile, al fine di stabilire, attraverso una perizia, l’effettiva genuinità e provenienza dei preziosi.
L’esame di quanto posto in sequestro, che ha riguardato, altresì, i file audio-video di tutte le puntate delle televendite andate in onda da ottobre a novembre dello scorso anno, ha permesso di accertare che gli oggetti promossi in vendita (spille, collane, anelli e bracciali) non erano gioielli antichi, bensì delle loro mere riproduzioni realizzate da operatori del settore orafo dell’Hinterland partenopeo.