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Vitalizi: da M5S appello a Grasso e Boldrini, stop in ufficio presidenza

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Roma, 27 feb. (AdnKronos) – Una semplice delibera in ufficio di presidenza di Camera e Senato. Così da abolire i vitalizi di deputati e senatori “evitando la navetta tra i due rami del Parlamento, che il più delle volte viene usata per annacquare leggi che nessuno vuole”. Il M5S lancia l’attacco per dire stop “a un vitalizio mascherato” e contrastare la data del 15 settembre, quando scatterà il diritto, per i parlamentari, a percepire la pensione al compimento dei 65 anni. “Noi domani andiamo da Boldrini e Grasso – dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio – e chiederemo di convocare un ufficio di presidenza ad hoc per abolire questo privilegio. Se ciò non avverrà, torneremo ogni giorno con un pensionato di questo paese a chiedere che questo odioso privilegio abbia fine”.
“Per i parlamentari devono valere le stesse regole che normano la vita dei cittadini che vivono fuori dai palazzi. Credo che il 15 settembre – profetizza Di Maio – segnerà l’Armageddon dei partiti semmai dovessero arrivare a quella data e percepire il diritto alla pensione”. Dunque i 5 Stelle, in una conferenza stampa a Montecitorio, scandiscono “i 23 nomi” dei membri degli uffici di presidenza che “con un alzata di mano – rimarca Riccardo Fraccaro – possono abolire questo vitalizio mascherato”. E invitano i cittadini al mailbombing, ovvero ad inviare mail ai diretti interessati invitandoli a fare pressione. Laura Bottici, questore del Senato per il M5S, invita anche ad allegare il cedolino delle pensioni percepite: “perché devono rendersi conto cos’è il Paese reale, una realtà che ormai ignorano”.