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A scuola si studiano i corretti stili di vita per prevenire le malattie

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A scuola si studiano i corretti stili di vita per prevenire le malattie

Dopo un primo triennio di grande impegno e di sperimentazione, prende il via un nuovo ciclo del progetto Giona, che ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole per informare e sensibilizzare gli studenti sui corretti stili di vita e a favore della prevenzione.

Il progetto vede la collaborazione tra Asl Toscana sud est, Calcit, scuole, Ufficio scolastico provinciale e altre istituzioni e associazioni aretine. Coinvolge l’Itis, il Liceo Scientifico Redi e il Liceo Artistico, con il coordinamento di tre insegnanti: Massimo Gallorini, Laura Guadagni e Maurizio Papini. I ragazzi, durante l’anno scolastico, lavoreranno a progetti di comunicazione, grafica e informazione attraverso laboratori e sotto la supervisione di alcuni insegnanti.

L’Itis Galilei, oltre ai collaudati interventi nelle classi in modalità laboratoriale, inizia il nuovo triennio con il progetto “ipPo-centro”, condotto da Daniela Rogialli  e realizzato in collaborazione con il Calcit Arezzo, Samarcanda e Arte&Co.Scienza. L’ipocentro, in sismica, è il punto interno da dove parte l’energia ma, allo stesso tempo, ippo è il cavallo. Il progetto, quindi ha l’obiettivo di far sperimentare ai ragazzi la conoscenza del cavallo o del cane per conoscere meglio se stessi, aiutarsi nelle relazioni con gli altri e, soprattutto, essere sostenuti nel superamento delle dipendenze da cellulare, videogioco,  fumo, alcol. Avere un animale aiuta a ritrovare un clima di benessere e serenità globale. Il programma prevede quindi una serie di incontri di avvicinamento agli animali, passeggiate nel bosco, come mantenere cavalli e stalle ecc. Sono coinvolte le classi 1^G, 1^H, 1^E, 2^G.

Il Liceo Artistico “Piero della Francesca”, annesso al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Arezzo, parteciperà con le sezioni Multimediale e Cinema con le classi 5MC1, 5M1 e 3M1. Quest’anno lavoreranno su una serie di spot per promuovere i sani stili di vita. Verranno affrontati anche i temi del bullismo e della parità di genere, con il coinvolgimento del mondo sportivo aretino.

Per il Liceo Redi, la classe 5Lesabac affronterà l’analisi del Sistema sanitario canadese con particolare attenzione alla prevenzione oncologica sotto la guida della professoressa Rita Rogari e della lettrice; la classe 3^N lavorerà (insieme ad alunni di altre classi sez. N) sul Sistema sanitario cubano, privilegiando sempre l’aspetto della prevenzione oncologica, sotto la guida della professoressa Sandra Maggini e della lettrice Teresa Huèscar Garcia. Le classi 3°S e 4°S  lavoreranno sul tema “Paesaggi genomici del cancro” sotto la guida della professoressa Paola Magrini. La classe 5°G lavorerà sul tema “I.P.A. sotto la guida del prof. Manfredonia.

“Il progetto Giona è una grande soddisfazione per la nostra Azienda perché è innovativo e ha fatto da apripista a livello nazionale – ha commentato Enrico Desideri, direttore generale – Sono numerose le malattie causate da stili di vita sbagliati. Nello scorso triennio gli studenti aretini hanno approfondito molti argomenti, coinvolgendo amici e familiari. E’ un tipo di comunicazione efficace e che ha dato importanti risultati. Ringrazio il Calcit, le scuole e le istituzioni coinvolte e la nostra Oncologia, che si è messa in prima linea”.

“Inizia il nuovo ciclo triennale del progetto Giona, rivolto alla prevenzione primaria attraverso la promozione di corretti stili di vita e coinvolgendo gli studenti  di alcuni istituti superiori – commenta Giancarlo Sassoli, presidente Calcit –  Il progetto, promosso da Asl Toscana sud est, Calcit e Rotary Club di Arezzo, conta sulla collaborazione di Federfarma, Fondazione Cesalpino e Ufficio scolastico provinciale. Forti del riscontro positivo del triennio precedente, ci auguriamo che nei prossimi tre anni  si possa consolidare la consapevolezza che ognuno di noi deve impegnarsi per salvaguardare la propria salute, il patrimonio più prezioso che abbiamo”.

“Mai come questa volta, il detto ‘prevenire è meglio che reprimere’ trova una sua corretta declinazione – ha commentato Enrico Tucci, direttore del Dipartimento di Oncologia –  Lo stile di vita, insieme alla predisposizione genetica, sono i più importanti determinanti per l’insorgenza dei tumori e di tante malattie croniche. I soldi spesi in questa intelligente iniziativa per i nostri giovani avranno un enorme ritorno in termini di minori costi sanitari negli anni a venire”.

Per gli studenti, alla conferenza stampa erano presenti Flavia Valenti e Giulia Senesi (Liceo Redi), Samanta Natali, Leonardo Francioli e Rita Garofalo (Artistico), Giulia Bassanelli, Ilaria Bucci, Sofia Nanni e Matteo Casucci dell’Itis.