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Agroalimentare: Paolo Morbidoni portavoce Strade Vino, Olio e Sapori

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Perugia, 8 mar. (Labitalia) – Con l’elezione avvenuta ieri, a Bologna, presso Fico Eataly World, del portavoce nazionale Paolo Morbidoni (presidente della Strada dell’Olio Dop Umbria e coordinatore delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria) e del vice Francesco Antoniolli (presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino), si è concluso oggi l’iter costitutivo del coordinamento nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori. Oltre a Morbidoni, per il Centro Italia e Antognolli per il Nord-Est erano presenti anche gli altri 3 membri nominati nell’assemblea di Castiglione del Lago dello scorso 6 dicembre: Walter Massa, presidente della Strada dei Vini dei Colli Tortonesi, in rappresentanza del Nord-Ovest, Giuseppe Marmo, presidente della Strada dei vini Doc Castel del Monte per il Sud, e Gregorio Sparacino, presidente della federazione delle Strade del vino e dei sapori di Sicilia per le isole.
L’organo esecutivo ha anche indicato la Strada toscana del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese come segreteria tecnica del coordinamento, approvato il nuovo logo e concordato alcune linee guida per avviare le attività operative del nuovo organismo, che si propone, tra gli obiettivi principali, quelli di dare una rappresentanza unitaria all’articolato mondo delle Strade del Vino, dell’Olio e dei sapori, italiane, accrescerne la conoscenza e gli standard di qualità, anche attraverso la condivisione di buone pratiche e di collaborare su progetti di sviluppo, di comunicazione e di marketing territoriale in un’ottica di rafforzamento e qualificazione del comparto enoturistico ed enogastronomico nazionale.
“Ci attende un lavoro importante – spiega Paolo Morbidoni – per dare voce alle tante esperienze di turismo del vino, dell’olio e dei sapori avviate in tante aree virtuose del nostro paese. Siamo convinti che in un momento di grande attenzione per il comparto enoturistico come quello che stiamo vivendo, occorre dare più sistematicità, coerenza e forza alle azioni dei singoli territori, valorizzando le buone pratiche ma anche aggiornando e migliorando gli strumenti di promozione di cui disponiamo. Le strade del Vino, dell’Olio e dei sapori, forti del loro radicamento e di una rappresentatività ampia e trasversale, possono fare molto, ovviamente dialogando in maniera continua con tutti i soggetti che, come noi, intendono l’enoturismo non solo uno strumento per ‘vendere vino’ ma per far vivere un territorio nel suo complesso”, conclude.