Home Nazionale Alimentazione: bimbi italiani ‘verdurofobi’, 5 consigli pro cibi verdi

Alimentazione: bimbi italiani ‘verdurofobi’, 5 consigli pro cibi verdi

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Roma, 4 apr. (AdnKronos Salute) – Le verdure faticano sempre di più ad entrare nella dieta dei più piccoli: ben 2 genitori su 10 dichiarano di non riuscire a farne mangiare quotidianamente ai propri figli neanche una porzione, confermando il diffondersi fra i bambini italiani di una vera e propria ‘verdurofobia’. A lanciare l’allarme è l’Iias (Istituto italiano alimenti surgelati) che alla luce di questa ‘emergenza’ ha stilato un vademecum di consigli pratici, per aiutare i bambini a superare il rifiuto di questi importanti alimenti che durante gli anni della crescita giocano un ruolo strategico per il loro apporto di vitamine, sali minerali e fibre. Ecco di seguito i 5 consigli dell’Iias per convincere i bambini a mangiare le verdure.
1) Mani in pasta: un modo divertente per convincere i bambini a relazionarsi con il cibo è quello di coinvolgerli nella preparazione dei piatti. Sentendosi partecipi saranno anche più motivati ad assaggiare ciò che hanno contribuito a portare in tavola. Analogamente, coinvolgerli durante la spesa e chiedere loro consiglio sulle verdure da mettere nel carrello o consentire loro di scegliere dal banco freezer quelle surgelate che preferiscono, può essere di stimolo per un ‘primo’ assaggio.
2) Anche l’occhio vuole la sua parte: presentare le verdure in piatti cromaticamente divertenti e in formati d’appeal può rappresentare un ulteriore incentivo al consumo da parte dei bambini. Zucchine, spinaci, carote, peperoni e zucca consentono preparazioni coloratissime e attraenti per i più piccoli.
3) Spazio alla fantasia: per rendere le verdure ancora più appetitose, liberare la fantasia per dar vita a preparazioni più ‘allegre’ e invoglianti può essere d’aiuto: e allora sì a polpettine, frittate, crocchette, bocconcini a forma di animali, lettere, cuori, faccine sorridenti, ma anche frullati, estratti e così via. Da non dimenticare poi la pizza: tutti i bambini ne vanno matti, per cui proporla con sopra qualche verdura può sicuramente indurli ad assaggiarla.
4) Piccoli bocconi per piccole bocche: mettere nel piatto grandi quantità di verdure potrebbe scoraggiare e demotivare all’assaggio anche il bambino più propenso, facendolo sentire incapace di finire il proprio pasto. Del resto, non occorre che i bambini consumino quantità enormi di ortaggi: le porzioni devono sempre essere rispondenti al fabbisogno e all’età; sicuramente piatti meno abbondanti risultano, per i bambini, pure meno ‘impegnativi’.
5) Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole: se i genitori mangiano tanta verdura, i bambini avranno sempre davanti agli occhi modelli positivi a cui ispirarsi. Tutta la famiglia dovrebbe cercare di adottare lo stesso tipo di alimentazione, perché non si può pretendere che i bimbi si rimpinzino di frutta e verdura se i loro genitori disconoscono l’universo di ortaggi presenti in natura. Dire ai bambini che la verdura deve essere mangiata semplicemente ‘perché fa bene’, per loro non ha molto valore – ribadiscono dall’Iias – Dare il buon esempio è l’arma principale che i genitori possono adottare, e da questo punto di vista il nostro Paese fortunatamente è tra i pochi paesi europei considerati ‘virtuosi’: nel 2017, in Italia sono stati infatti consumati circa 8,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura; un quantitativo superiore del 3% rispetto all’anno precedente.
Anche il ricorso alle verdure surgelate è aumentato notevolmente: nel 2016, ne sono state consumate complessivamente (tra retail e food service) 395.500 tonnellate e nel 2017 la crescita dei vegetali, complessivamente, ha toccato quota 408.200 tonnellate.