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Appalti: Ance Veneto, inchiesta segnale evidente che sistema non funziona

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Venezia, 22 nov. (AdnKronos) – “Questa inchiesta, che ci auguriamo si svolga in tempi rapidi individuando chi ha commesso illeciti, ancora una volta evidenzia che il sistema non funziona sotto molteplici punti di vista. Se le procedure messe sotto inchiesta sono 150 è evidente che c’è qualcosa che non va e che il Codice dei Contratti va modificato perché così non si può andare avanti. In questo modo è il sistema Paese ad essere bloccato perché sono ferme non solo le grandi opere, ma anche i piccoli lavori di manutenzione che si fanno nei Comuni. Basti pensare che nel nostro Paese le opere ferme sono circa 630 per un totale di circa 4 miliardi di euro”. Con queste parole il Presidente di Ance Veneto, Giovanni Salmistrari, commenta l’inchiesta “Tagliamento” sugli appalti che ha coinvolto diverse Regioni e diverse opere.
“La difficoltà non è solo nella gestione delle procedure – spiega Salmistrari – da parte della Pubblica Amministrazione come questa inchiesta ha fatto emergere, ma anche nell’utilizzo dei finanziamenti. La normativa in vigore infatti crea un blocco alle risorse per il timore di non eseguire gli adempimenti necessari in modo corretto ed incappare, quindi, in un’indagine o nella sanzione della Corte dei Conti. Questo significa che sono fermi numerosi lavori di manutenzione dei nostri territori e questo danneggia non solo le imprese, ma anche le comunità. Se la Pubblica Amministrazione non è in grado di utilizzare i finanziamenti è evidente che è il sistema che non funziona”.