Home Nazionale Bayer: caso Essure, donne su Fb denunciano effetti colaterali

Bayer: caso Essure, donne su Fb denunciano effetti colaterali

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Roma, 4 dic. (AdnKronos) – Ritirato dalla Bayer, il sistema di contraccezione permanente Essure fa discutere. Numerose donne denunciano sintomi legati a quel dispositivo anticoncezionale sviluppato dalla Conceptus Inc., un’azienda sussidiaria della Bayer, che l’anno scorso è stato ritirato in Italia. Essure è una procedura mini-invasiva di sterilizzazione femminile che consiste nell’impianto di due micro-inserti che vengono poi ricoperti di tessuto fibrotico, bloccando il passaggio degli spermatozoi all’interno delle tube di falloppio ed impedendo l’inseminazione. Il dispositivo è stato approvato in Europa e negli Stati Uniti d’America nel novembre 2002 ma nel 2017 è stato ritirato dal gruppo farmaceutico tedesco in Italia.
Secondo molte donne che si stanno mobilitando nel mondo, e in particolare in Francia attraverso l’associazione Resist, Essure avrebbe “effetti collaterali”. Il colosso tedesco ha annunciato recentemente che alla fine dell’anno il dispositivo non verrà più commercializzato negli Stati Uniti dopo uno stop analogo in Europa lo scorso anno. In Italia Bayer ha ritirato le sue tecno-spirali dal mercato italiano il 28 settembre 2017 annunciando che avrebbe richiesto il rinnovo della certificazione Ce, già scaduta, per i paesi della Ue. In particolare, il 27 settembre 2017 il ministero della Salute italiano aveva richiesto, in via precauzionale, di procedere al tempestivo richiamo di tutte le unità del dispositivo Essure che erano ancora presenti presso le strutture sanitarie. Il colosso di Leverkusen ha precisato tuttavia che la decisione di ritirare il prodotto è stata presa solo per ragioni commerciali e non è relativa a problemi di sicurezza o qualità.
“In questo momento – spiega all’Adnkronos il presidente di Altroconsumo, l’avvocato Paolo Martinello – stiamo assistendo 33 donne. Abbiamo scritto a Bayer contestando la difettosità del dispositivo e chiedendo un risarcimento danni. Speriamo di poter aprire una trattativa ed evitare un’eventuale causa”.