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Bekaert: Bentivogli, conferma chiusura, indegno comportamento azienda

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Roma, 5 lug. (AdnKronos) – Fumata nera al Mise per la vertenza Bekaert. Si è appena concluso l’incontro, presieduto dal ministro Luigi Di Maio, nel corso del quale la multinazionale belga ha confermato la volontà di chiudere lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno (Firenze) per delocalizzare in Romania, mettendo cosi a rischio 318 posti di lavoro. A riferirlo è il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, al termine della riunione.
All’incontro presenti i rappresentanti dell’azienda, il presidente della Toscana, Enrico Rossi, e i rappresentanti dei sindacali di Fim, Fiom, Uilm nazionali, e territoriali, la Rsu. “L’azienda – dice Bentivogli – ha confermato al tavolo la volontà di chiusura, annunciata il 22 giugno scorso. A detta della stessa, in crisi dal 2016 e senza possibilità di una marcia indietro da parte dellastessa che ha affermato di aver ricercato tutte le soluzioni possibili, ma che ad oggi non è più sostenibile per i conti del gruppo a causa di pressioni negative sul prezzo”.
” A nostro avviso – denuncia il numero uno della Fim – l’atteggiamento dell’azienda resta inaccettabile per le modalità e soprattutto per la poca chiarezza rispetto a quanto affermato oggi dalla stessa al tavolo ministeriale. L’azienda chiude senza nessuna ipotesi di efficientemente dell’impianto. La stessa Bekaert proprio qualche settimana fa ha firmato l’integrativo con le organizzazioni sindacali senza dare un minimo segnale dell’imminente decisione di voler chiudere il sito toscano. mentre 6 mesi fa, la stessa aveva illustrato le slide con un programma di sviluppo del sito”.