Home Nazionale Benetton: Gilberto, fare azionisti è lavoro vero, non solo stacco cedole

Benetton: Gilberto, fare azionisti è lavoro vero, non solo stacco cedole

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Roma, 23 ott. (AdnKronos) – “Ho sempre detto che fare gli azionisti è un lavoro vero. Non è così facile. Non si tratta di staccare, come nel gergo di un tempo, le cedole. La strategie vanno condivise ma ci vuole umiltà perché è facile montarsi la testa”. Ci teneva a puntualizzarlo, Gilberto Benetton, in un momento cruciale in cui Edizione viveva un’altra tappa cruciale di un lungo processo di separazione tra proprietà e management. Parole, “poche e concrete”, quelle dell’imprenditore scomparso ieri, riportate da Ferruccio De Bortoli nella prefazione al volume ‘Famiglia, management e diversificazione. Edizione, Storia della Holding Benetton 1986-2016’ di Andrea Colli, docente di Storia economica all’Università Bocconi.
La pubblicazione di questo libro, a metà 2017, come annota De Bortoli, coincide con un momento di svolta del gruppo di Ponzano Veneto. Infatti, con l’arrivo della nuova squadra di vertice, Fabio Cerchiai presidente e Marco Patuano amministratore delegato, la famiglia non ha più incarichi diretti. Gilberto Benetton rimane con la carica di vicepresidente. “Ma – precisa – non mi sono dimesso da presidente per non fare più niente”. E chiosa De Bortoli: “se anche lo dicesse non gli crederemmo. Il ruolo del leader sarà quello di accompagnare manager e membri della famiglia in questa nuova fase di vita del gruppo veneto. Non tutte le grandi holding di partecipazione al mondo fanno così”.
Il nuovo corso di Edizione, dunque, vede, sottolinea ancora il presidente della Longanesi ed ex direttore del Corriere della Sera, “una proprietà separata ma non passiva. Quattro rappresentanti della seconda generazione sono già presenti nel comitato consultivo per realizzare un continuo e, si spera proficuo, scambio di idee con il management sulle scelte strategiche e operative”.