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Calabria: Oliverio, contro crisi bando innovativo per formare 2000 giovani

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Roma, 23 mag. (Labitalia) – “La Regione Calabria risponde alla crisi occupazionale e allo skill shortage con un bando innovativo con cui, prima tra le regioni italiane, formare duemila giovani alle nuove professioni del digitale”. A dirlo, in un’intervista a Labitalia, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a margine del Forum Pa. Il bando si rivolge alle università italiane ed alle imprese, chiamate ad una fattiva collaborazione, per realizzare corsi per giovani diplomati o laureati.
“Noi -spiega- siamo nel vivo delle risorse comunitarie che abbiamo programmato e attraverso i bandi volti al sistema delle imprese e istituzionale. Il tutto per realizzare gli obiettivi che ci siamo posti, cioè quelli della creazioni di opportunità di lavoro, di inclusione sociale, di sostegno alle imprese e di organizzazione dei grandi servizi nella nostra regione”.
“Le risorse che abbiamo impegnato – sottolinea Oliverio – sono importanti e stanno già entrando nel vivo nel sistema economico attraverso i bandi. Abbiamo fatto la scelta della digitalizzazione per determinare non solo maggiore efficienza, ma anche assoluta e compiuta trasparenza e tracciabilità nell’utilizzazione delle risorse. Stiamo realizzando significativi risultati perché rispetto anche al quadro più generale di lentezza che caratterizza altre realtà, noi stiamo recuperando notevolmente anche su questo versante”.
“Abbiamo messo in campo -fa notare- anche iniziative importanti, relative all’autoimpiego, bonus occupazionale, oltre che un bando relativo a Garanzia Giovani. Una serie di strumenti, quindi, per dare opportunità aio giovani, ma soprattutto è necessario che ci sia un accompagnamento di strategie generali, per creare lavoro”.
Per il presidente Oliverio “le risorse europee devono essere accompagnate da strategie più ampie e generali, perché la grande dimensione che ha assunto la disoccupazione, in particolare quella giovanile nel Sud, richiedono terapie d’urto e capacità di fare interagire i diversi strumenti e le risorse in campo”.