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Calcio: rinviata anche la gara Olbia – Arezzo

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Calcio: rinviata anche la gara Olbia – Arezzo

La Lega Pro, con comunicato n° 149 del 02 marzo, ha deciso il rinvio della partita Olbia – Arezzo che si sarebbe dovuta disputare domani 3 marzo. Le motivazioni sono da ricondurre all’attuale incertezza del futuro della società amaranto per la quale è stata fissata al 15 marzo l’udienza in Tribunale nella quale verrà presa una decisione definitiva circa il fallimento e l’eventuale concessione dell’esercizio provvisorio. Al momento la situazione aretina non è di facile lettura e questo ha indotto la Lega a rinviare anche la prossima gara e, come trapela dal comunicato, analoga sorte dovrebbe toccare anche alla partita che si dovrebbe, a questo punto il condizionale è d’obbligo, giocare sabato 11 ad Arezzo contro il Monza. Lo spartiacque delle sorti amaranto sarà quindi il prossimo 15 marzo. In quella sede sapremo se il Giudice riconoscerà lo stato di insolvenza e, quindi, dichiarerà il fallimento dell’U.S. Arezzo e se riterrà che vi siano le garanzie per poter concedere l’esercizio provvisorio che consentirebbe alla squadra di terminare il campionato.

Il rinvio deciso dalla Lega, così come quello già dato per la sfida contro il Livorno e quello possibile per la gara con il Monza, è volto a salvaguardare, per quanto possibile, il campionato. Se infatti l’Arezzo non avesse la possibilità di concludere la stagione i risultati sin qui ottenuti resterebbero validi mentre tutte le gare successive e non giocate verrebbero aggiudicate all’avversario con il punteggio di 0-3.

La via per il salvataggio dell’Arezzo si fa sempre più in salita e, oltre al grande impegno dei tifosi e di Orgoglio Amaranto, è inderogabile anche quello dell’imprenditoria locale. Senza uno sforzo di tutti gli scenari prossimi venturi sono a tinte decisamente scure. In tutto questo nei giorni scorsi è stato inviato un comunicato da Neos Solution a firma di Fabio Gatto nel quale si ribadisce che vi sono, addirittura, tre trattative in fase avanzata con eventuali possibili acquirenti. Purtroppo però di parole da Roma ne sono, sino ad oggi, arrivate troppe e mai seguite da fatti quindi dovrà essere la città a mobilitarsi per salvare la propria squadra di calcio.