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Carrello? No grazie. Il cliente digitale spende di più

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Roma, 3 lug. (Labitalia) – Il cliente digitale spende 4 volte di più di chi si reca nei tradizionali punti vendita. E’ quanto emerge da un’analisi di ReStore, azienda leader in Italia nel settore dell’e-commerce per la grande distribuzione. “Non vi è la percezione dell’ingombro fisico e del carrello pieno che è un deterrente per il cliente che vuole continuare a comprare. Inoltre in negozio non sai mai esattamente quanto stai spendendo mentre online sì e questo vale sia per chi sta spendendo troppo ma anche per chi sta spendendo troppo poco e potrebbe spendere di più”. Lo dice, in un’intervista a Labitalia, Barbara Labate, ceo di ReStore.
“Per acquisire nuovi clienti -spiega- le aziende stanno facendo tantissima pubblicità online ma anche informazione dei clienti presso il punto vendita. Utilissima sia per i servizi di home delivery della spesa che di collect in punto vendita”.
“Oggi l’ecommerce -fa notare- rappresenta circa 1% del fatturato offline delle insegne della grande distribuzione con una crescita anno su anno del 35%, gli utenti sono principalmente donne, 35-55 anni con figli, ma sono gli uomini a spendere di più. il 50% degli acquisti avviene via cellulare”.
Dall’indagine emerge che l’utente che effettua la spesa dal proprio pc o smartphone spende, appunto, mediamente 4 volte di più di chi continua a recarsi fisicamente negli store tradizionali. Infatti, lo scontrino medio di chi acquista online ammonta a 82 euro, ovvero una cifra quasi 4 volte superiore rispetto a quella di chi non utilizza l’ecommerce (21 euro). Il 42% dei clienti on-line sono persone ‘in carriera’, alto spendenti, e per il 28% acquistano prodotti legati al benessere personale.
Dati che sorprendono se paragonati a quelli degli store offline: solo il 28% di chi continua a preferire i classici punti vendita è composto da utenti con una capacità di acquisto superiore alla media e solo il 17% è molto interessato a prodotti legati alla cura della persona. Il cliente digitale non vuole perdere tempo e la tendenza è confermata anche nel settore grocery: l’utente impiega mediamente 30 minuti per effettuare la spesa di prodotti ‘da supermercato’ e solo un minuto e 30 secondi per effettuare il check-out, una volta riempito il carrello virtuale.
Altri dati provengono dalle modalità di scelta dei prodotti da inserire nel carrello digitale. Il cliente effettua la ricerca utilizzando i nomi generici dei prodotti e non quelli dei singoli brand. Quando, invece, decide di usufruire dell’alberatura delle categorie ne utilizza solo 15, ovvero il 5% delle 300 a disposizione. Le aziende devono mettere in mostra i loro prodotti se vogliono catturare l’attenzione del consumatore.