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Commercianti: “Caffè o giornale, sempre più italiani pagano con carte”

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Roma, 25 mag. (Labitalia) – Comprare il giornale o una penna, bere un caffè o mangiare un pezzo di pizza. Sono sempre di più gli italiani che scelgono di pagare i loro acquisti utilizzando la carta di credito o il bancomat anche per piccoli importi, sotto i 10 euro. E pretendono di farlo.
“Ultimamente i pagamenti tramite Pos -racconta a Labitalia Manlio, titolare di una pizzeria a Roma a due passi dal Lungotevere- sono aumentati anche per gli italiani. Prima era un’esclusiva quasi sempre degli stranieri che sono più abituati più propensi ad usare circuiti elettronici, mentre ora anche gli italiani stanno chiedendo molto questa possibilità”.
“Ormai la carta di credito -spiega a Labitalia Matteo, proprietario di una cartoleria a due passi da Largo Argentina- viene normalmente utilizzata senza remore. Gli stranieri sono quelli che la utilizzano di più per importi bassi, ma questo da sempre. Non si chiede più di pagare con la carta, si dà la carta e basta, non è più un’opzione. Si usa come moneta insomma”.
“Ci capitano clienti -spiega a Labitalia Loreto, titolare di una tavola calda nel cuore di Trastevere- che pagano un supplì, che costa 1,50 euro, con il Pos, con la carta di credito”. E dopo gli stranieri sono sempre più gli italiani che scelgono la strada dei pagamenti digitali. “Per importi anche di 8 euro -spiega a Labitalia Livia, una delle responsabili di uno spazio ‘aperto’ nel centro di Roma in un cui diverse artigiane espongono e vendono i loro prodotti- ci sono clienti che usano la carta di credito. I primi sono gli stranieri ma per fortuna stanno iniziando anche gli italiani e noi siamo disponibili a questo”.
Una tendenza, quella dei pagamenti digitali, che quindi anche commercianti ed esercenti hanno recepito, dotandosi sempre più del Pos, per soddisfare le richieste dei clienti. “Sono in aumento -racconta Roberto, titolare di un antica drogheria nel cuore di Trastevere a Roma- i clienti che chiedono di pagare con la carta di credito. Lo fanno per loro praticità, visto che così non si portano dietro contanti e hanno più praticità a pagare. E sia stranieri che italiani lo fanno allo stesso modo”.
Ma non sono pochi, però, i negozianti che non sono a conoscenza del taglio delle commissioni per il pagamento di piccoli importi con carta di credito. “Stiamo riscontrando un aumento esponenziale soprattutto da parte degli stranieri -spiega Angelo che gestisce un bar sul viale Trastevere a Roma- che chiedono di pagare con carta. La novità è buona, per noi non ci sono problemi soltanto che l’operazione ha un costo. La banca ci fa pagare 50 centesimi a operazione più l’affitto del pos quindi per un caffè preferisco offrirlo al cliente piuttosto che farglielo pagare. Ci vorrebbe un minimo di spesa, per noi commercianti sotto i dieci euro non è conveniente”.
Ma anche per i commercianti è chiaro che quella dei pagamenti digitali è una strada da cui non si torna indietro. “Ci sono clienti -spiega Antonio, edicolante- che chiedono di poter pagare con la carta di credito per piccoli importi, sotto i dieci euro. Qui siamo nel centro di Roma e ci sono tanti turisti, che sono abituati a pagare con la carta di credito, e lo chiedono ad esempio anche per un biglietto dell’autobus. Io momentaneamente non sono provvisto del Pos per il semplice fatto che comporta dei costi. Se si abbattessero le commissioni lo metterei -conclude- perché si dà un servizio e in più non si manda via nessun cliente”.