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Confcommercio: Cida, bene appello a senso di responsabilità

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Roma, 7 giu. (Labitalia) – “I manager sono disponibili ad impegnarsi per dare concretezza ai tre principi-guida emersi dall’assemblea annuale di Confcommercio: il richiamo al senso di responsabilità comune, il riconoscimento del ruolo della rappresentanza, l’impegno a rendere più semplice il rapporto fra lo Stato e i cittadini”. Lo ha detto Giorgio Ambrogioni, presidente di Cida, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità del pubblico e del privato. “Sia nel messaggio del Capo dello Stato -ha chiarito- sia nella relazione del presidente di Confcommercio, c’è un appello al senso di responsabilità come vero ‘collante’ di una comunità nazionale. Una responsabilità comune che coinvolga famiglie, imprese, risparmiatori e investitori e che sappiamo essere parte integrante del modus vivendi dei manager”.
“Tanto è vero -ha affermato- che rinnoviamo l’invito al governo, ai partiti e alle forze sociali a dare forza e gambe alle piccole e medie imprese con l’innesto di managerialità esterne, le uniche ad avere le competenze per ottimizzare i rapporti con le banche e sfidare i mercati internazionali”. “Altro punto qualificante del discorso di Carlo Sangalli -ha affermato- è quello sulla necessità di ‘pesare’ la rappresentanza in modo da dare una base ancora più solida alla contrattazione collettiva. Cida è fortemente impegnata su questo terreno per superare l’attuale frammentazione di sigle che millantano una rappresentanza non veritiera, così danneggiando chi lavora da anni a tutela dei diritti e degli interessi delle categorie professionali”.
Inoltre, ha detto, “c’è l’impegno del nuovo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ad alleggerire e sfoltire la produzione di leggi e, soprattutto, c’è l’idea di una ‘pace fiscale’ all’insegna di una maggior equità e di maggior tutela dei diritti dell’individuo”. “Una grande sfida che riguarda la base stessa del ‘patto sociale’ che lega lo Stato e i cittadini; una grande aspettativa per chi, come Cida, ha fatto del fisco equo e giusto, una delle sue battaglie di punta nella salvaguardia dei diritti dei suoi associati”, ha concluso.