Home Nazionale Corruzione: quattro arresti a Trapani, in manette anche Capo del Genio civile

Corruzione: quattro arresti a Trapani, in manette anche Capo del Genio civile

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Palermo, 27 nov. (AdnKronos) – Con l’accusa di corruzione e falso in atti pubblici, la Guardia di Finanza di Trapani ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare. In manette anche il capo del Genio civile di Trapani, un dirigente del Comune di Castellammare del Golfo e due imprenditori. Indagate altre 26 persone tra funzionari pubblici, imprenditori e professionisti. A conclusione di complesse indagini svolte dalla Tenenza di Alcamo sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, è stata data esecuzione alle quattro misure cautelari personali (arresti domiciliari) nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo coinvolti in reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso materiale ed ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici e violazioni alla normativa in materia di appalti pubblici.
Le investigazioni, che concernono in totale 30 persone indagate nell’ambito di due distinti procedimenti penali tra loro collegati, hanno permesso, in particolare, di “portare alla luce un sistema criminale finalizzato ad assicurare indebite agevolazioni a numerosi soggetti privati ed imprenditori in relazione agli adempimenti in materia di edilizia privata e pubblica di competenza del Genio Civile e all’affidamento di lavori pubblici”.
Una prima attività di indagine ha individuato come “fulcro del sistema criminale accertato la figura dell’Ingegnere Capo del Genio Civile di Trapani, il quale, attraverso lo studio tecnico formalmente intestato al figlio, curava in prima persona numerose pratiche destinate ad essere trattate per competenza dall’Ufficio da lui diretto, assicurando un trattamento di favore ai suoi “clienti” privilegiati, con la complicità di alcuni dipendenti del medesimo Ufficio nonché di liberi professionisti”. Infatti, è stato accertato che il Capo del Genio Civile aveva “nel tempo creato una propria personale posizione di potere, basata su un’opaca rete di relazioni interpersonali con professionisti, funzionari pubblici locali e regionali, uffici tecnici comunali e imprenditori, che ha inciso sulla funzionalità e trasparenza dell’Ufficio Pubblico da lui diretto”, dicono le Fiamme gialle.