Home Nazionale Diritti umani: Spadoni, tenere sempre alta la guardia (2)

Diritti umani: Spadoni, tenere sempre alta la guardia (2)

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(AdnKronos) – “La seconda lezione -ha aggiunto Spadoni- è che la Dichiarazione universale dei diritti fa un passo avanti anche rispetto alle costituzioni tradizionali. Le pur bellissime costituzioni italiana e tedesca non esplicitano ancora la parola universale. La nostra, cui sono molto affezionata, parla all’articolo 2 dei diritti inviolabili della persona, che la Repubblica riconosce ma non crea; non li crea perché essi già ci sono; e la Costituzione tedesca del 1949 mette in cima a tutto la dignità, facendo un’affermazione molto impegnativa”.
“Tuttavia la Dichiarazione dell’Onu ha questo tratto globale e affratellato che non è solo un monito e un limite ai poteri costituiti in ciascuna nazione: è la rotta della marcia dell’umanità intera. La Dichiarazione del 1948 ha il senso e l’ambizione di parlare all’umanità intera con un’unica voce e di additare gli stessi parametri di comportamento a tutti gli Stati, quale che sia la loro potenza, ricchezza o tradizione”.
“Spadoni ha quindi sottolineato il “filo rosso tra la Dichiarazione universale dei diritti e la nostra Costituzione che all’articolo 2 menziona oltre i diritti inviolabili anche gli obblighi inderogabili di solidarietà. E all’articolo 11 la nostra Costituzione contiene quel fondamentale ripudio della guerra come mezzo di soluzione dei conflitti”.