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E’ boom turisti italiani in Lituania, sempre più destinazione autonoma

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Vilnius, 1 ago. (Labitalia) – E’ boom di turisti italiani in Lituania. Se il 2017 ha registrato un totale di arrivi dall’Italia pari a 39.900 (stabile rispetto all’anno precedente), i primi dati disponibili per il 2018 – forniti dal Lithuanian State Department of Tourism (www.lithuania.travel), rappresentato in Italia da Aigo – relativi ai primi 3 mesi, da gennaio a marzo, indicano già 5.607 presenze segnando un +10,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Anche la permanenza media, pari a 2,3 notti, risulta in aumento. L’Italia è il 12° mercato in termini di arrivi e il primo tra i Paesi dell’Europa mediterranea. Mentre i 5 principali generatori di flussi turistici in Lituania sono, nell’ordine: Russia, Bielorussia, Lettonia, Polonia e Germania.
Complici i numerosi eventi che si sono susseguiti in questo 2018 in cui si festeggia il Centenario della prima indipendenza del paese baltico – e primo fra tutti il Lithuanian Song and Dance Festival, che si svolge ogni quattro anni e che fra il 30 giugno al 6 luglio ha visto la partecipazione di 180mila persone tra Vilnius e Kaunas – la Lituania, dunque, si va sempre più affermando come meta turistica.
Una meta che, a quasi trent’anni dalla seconda indipendenza, quella dalla ex Urss, che vide le tre Repubbliche baltiche unirsi in una catena umana da Vilnius a Tallinn contro i 45 anni di quella che ancora oggi viene chiamata ‘occupazione sovietica’, cerca sempre di più una sua via autonoma al turismo. Non più solo tappa del classico viaggio nelle tre Repubbliche baltiche, che negli anni seguiti all’indipendenza e poi all’ingresso nella Ue ha riempito i cataloghi dei tour operator europei. Ma una destinazione a sé, appunto, che rifugge un turismo ‘mordi e fuggi’ e che ha molto da offrire a viaggiatori e vacanzieri.
“Certamente il turismo in Lituania è in crescita, a un ritmo medio del 6-7% l’anno e i primi dati del 2018 sono ancora migliori. Si sta sviluppando un turismo a tema, naturalistico ma anche culinario e del benessere. La Lituania, infatti, ha un prodotto variegato e adatto a diversi target: dal turismo culturale a quello naturalistico, passando per il turismo slow e gastronomico. Ma, soprattutto, cerchiamo di promuovere la Lituania come meta autonoma, e non solo unita alle altre Repubbliche baltiche. Ci vuole ancora tempo, ma questa è la tendenza su cui puntiamo”, afferma Indre Slyziute, marketing & incoming manager per l’Italia del Lithuanian State Department of Tourism.
“E’ quello che faremo – annuncia – anche al Ttg di Rimini, a ottobre, dove saremo presenti, appunto, come Lituania. Siamo presenti, poi, anche in fiere di nicchia, come quella del turismo religioso e del camper, proprio per promuovere il turismo tematico. Stiamo anche cercando di destagionalizzare. Il picco è sempre nella tarda primavera e in estate, ma si stanno molto affermando pure i Mercatini di Natale. Anche le strutture ricettive stanno aumentando: basti pensare che a Vilnius ci sono meno alberghi rispetto alla domanda”.
“Nel 2018 è stato trainante il Centenario dell’indipendenza – sottolinea – e c’è molta attesa per la visita di Papa Francesco, per portare un forte messaggio di speranza e rinascita: Vilnius e Kaunas saranno le prime tappe del viaggio nei Paesi Baltici, dove, dal 22 al 23 settembre, la popolazione potrà incontrare il Papa da vicino”.
Anche la seconda città della Lituania, Kaunas, si sta affermando come destinazione turistica. “Kaunas è una città che sta cambiando rapidamente, ci sono lavori ovunque. Una città che ha già cambiato volto, da centro industriale a polo universitario. Quest’anno, a fine settembre avremo anche la visita del Papa, per la quale sono attese 100mila persone”, spiega Fabrizio Mazzella, che dopo un Erasmus in questa città ha deciso di trasferirsi in Lituania, dove ha fondato una sua agenzia di viaggi specializzata nel mercato italiano.
“E nel 2022 – ricorda – Kaunas sarà Capitale europea della cultura, titolo che per la seconda volta, dopo Vilnius nel 2009, torna in Lituania. Sarà un’occasione importante per farsi conoscere, ricordando anche il ruolo che ha avuto nella storia del paese nel periodo in cui fu capitale, fra il 1920 e il 1940. Kaunas spesso resta fuori dai tour che uniscono la Lituania alle altre Repubbliche baltiche, invece ha molto da offrire, fra architettura modernista, musei e street art e persino un monumento alla routine. Per questo, è ora di sviluppare un turismo nazionale”.
Il turismo culturale e religioso, dunque, occupa sempre più un posto di rilievo in Lituania, che ogni anno attrae numerosi visitatori proprio per la sua ampia offerta culturale: la sola capitale, Vilnius, il cui centro storico è stato inscritto tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1994, vanta circa 50 chiese di stili diversi, dal gotico al barocco, dal rinascimentale al neoclassico. A Vilnius si svolgono grandi eventi, concerti, spettacoli, mostre, festival e si possono trovare i migliori ristoranti del paese. E, per conoscere l’animo più spirituale e misterioso della Lituania, immancabile una visita alla Collina delle Croci, a Siauliai, dove, nel corso dei decenni, pellegrini e fedeli da tutto il mondo hanno lasciato la loro croce: oggi la collina ne conta più di 200.000.
C’è poi un turismo naturalistico e attivo, un segmento tutto da esplorare nel paese. Lituania, del resto, è sinonimo di natura: un terzo del territorio è coperto da foreste, sono presenti ben 5 parchi nazionali e 30 regionali, 254 riserve naturali, quasi 30.000 tra fiumi e torrenti. Ad attendere i turisti, passeggiate a cavallo, gite in canoa o kayak, pesca e vela per godersi la natura costiera, karting sulla spiaggia. Per gli amanti della bicicletta non mancano gli itinerari: tre i percorsi per scoprire la costa, da Klaipeda a Neringa, lungo la Penisola Curlandese (52 km), da Klaipeda al confine lettone (49 km), per conciliare natura e cultura, da Klaipeda all’Isola di Rusne (115 km), per addentrarsi alla scoperta della natura più incontaminata.
La Penisola Curlandese, in particolare, una stretta fascia costiera affacciata sul Mar Baltico e separata dalla terraferma da una laguna navigabile, è molto frequentata dai lituani stessi. “Nell’area di Neringa, la popolazione in estate raddoppia e ai 2.500 abitanti locali se ne aggiungono altri 2.000, per lo più proprietari di seconde case. Un luogo che, per la sua natura incontaminata e le sue dune sabbiose, attrae sempre di più anche gli stranieri, in primis tedeschi (gli italiani sono al nono posto), tanto che ormai si contano 500mila turisti l’anno, a fronte di una ricettività di 60mila al giorno. E i numeri stanno crescendo”, riferisce Kristina Vaiciene, tourism manager del Nida Culture and Tourism Information Centre ‘Agila’ (www.visitneringa.com).
Una meta di vacanze ma anche, insolitamente, di lavoro. Infatti, Neringa – che in passato ha affascinato artisti e scrittori, da Jean-Paul Sartre a Thomas Mann, che si costruì una casa proprio di fronte alla laguna – è famosa per ospitare una residenza per autori e interpreti, che qui si ritirano in cerca di ispirazione.
Tra le proposte più inconsuete e strettamente legate al territorio, c’è anche l’itinerario alla scoperta dell’ambra, l’’oro della Lituania’, che permette di ripercorrere la via un tempo attraversata dai mercanti che trasportavano la preziosa resina dal Mar Baltico fino in Europa e Asia. Il percorso si sviluppa lungo la costa per 98 km, percorrendo i luoghi dove l’ambra viene raccolta, lavorata e trasformata in brillanti gioielli: da Nida, nella Penisola Curlandese, fino alla Baia dell’Ambra, dove è avvenuto il più grande ritrovamento archeologico di oggetti creati con l’ambra e risalenti al Neolitico, per giungere nella Lituania Minore, dove un tempo l’ambra veniva utilizzata come moneta di scambio, e a Karklė, una delle spiagge più ricche d’ambra.
Ma l’ambra rientra anche a pieno diritto negli itinerari del benessere: da non perdere, infatti, i trattamenti rigeneranti a base proprio di ambra in una delle Spa. “Una tradizione, quella del benessere, che in Lituania viene da lontano. Anche quello della sauna è un vero e proprio rito, diverso rispetto ad esempio alla sauna finlandese, con tanto di operatori specializzati, e sempre più richiesto anche dai turisti”, sottolinea Saule Saltenyte, guida turistica specializzata per gruppi di italiani.
Quello del benessere, infatti, è l’ultima frontiera del turismo in Lituania, che vanta due località termali: Druskininkai, la più importante, a 130 km da Vilnius, con 7 sorgenti di acque minerali e 9 centri benessere e Spa; e Birštonas, a 90 km a ovest di Vilnius, che si trova all’interno di un parco regionale, nota per la natura spettacolare con la sorgente d’acqua termale.