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“E’ tutta na buca”, la rabbia dei romani

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(AdnKronos) – Da Ostia a Balduina passando per Trastevere, Prati, Nomentano, Eur. Dalle vie più piccole alle più grandi, dalla periferia al centro, non c’è quartiere a Roma che non sia ‘devastato’ dalle buche. Buche profonde, più spesso voragini piene di acqua e fango, che stanno paralizzando la Capitale tra incidenti, deviazioni e strade chiuse.
La neve prima e le piogge abbondanti degli ultimi giorni hanno in realtà solo peggiorato un problema che i romani conoscono bene, che da anni quotidianamente sono costretti ad affrontare. Motociclisti che devono fare la gincana, automobilisti presi alla sprovvista dall’asfalto sconnesso e costretti a cambiare le gomme della vettura, pedoni inciampati e finiti a terra non sono una novità. Ma la rabbia, soprattutto nelle ultime ore, sta esplodendo.
Sono in molti a postare sui social foto e video che mostrano il disastro. Cerchioni storti, ruote bucate, motorini a terra. C’è chi punta il dito contro la giunta Raggi che, in quasi tre anni, non è riuscita almeno a migliorare le cose. “Ma il piano buche della giunta Raggi? Quello che sarebbe partito grazie al controllo satellitare delle strade? Ah no, vabbè. Era uno scherzo. Tanto a #Roma non ci sono più buche, ci sono voragini”, scrive Annalisa su Twitter. C’è chi paragona le strade della Capitale a quelle di città in guerra o Paesi del terzo mondo: un anno fa era il centravanti giallorosso Edin Dzeko a paragonarle a quelle della Bosnia dopo la guerra.
Su Facebook sono nate delle pagine ad hoc, come ‘ROMA è Tutta na Buca’ e ‘Roma SOS Buche’. E se, tramite i social, un abitante dell’Infernetto, tra i quartieri più disastrati, ha dato appuntamento ai residenti in via W. Ferrari per domani sera alle 20 con l’intento di organizzare un corteo di protesta, su Change.org è stata avviata una petizione destinata alla sindaca di Roma, Virginia Raggi: “Carissima Sindaca Virginia Raggi – scrive Ilaria – Le scrivo perché in 15 anni di onorata carriera da motociclista romana non mi era mai capitato di cadere in una voragine talmente grande che per miracolo sono ancora tutta intera. Io comprendo le problematiche enormi che può avere una città come Roma, ma La prego di considerare con premura la sicurezza dei Suoi cittadini. Roma è un pericoloso colabrodo. Mi è stato detto alla mia segnalazione che non ci sono più bandi per la riparazione. È possibile una cosa del genere!? Con fiducia che terrà da conto quanto segnalato, La saluto cordialmente. Una motociclista romana”.