Home Nazionale Editoria: Crimi, basta intrecci perversi, basta finanziamento pubblico (2)

Editoria: Crimi, basta intrecci perversi, basta finanziamento pubblico (2)

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(AdnKronos) – “Ora -prosegue Crimi-, per questi professionisti dell’informazione, a minacciare la libertà di stampa sarebbe il MoVimento 5 Stelle. Evidentemente hanno già dimenticato le minacce e gli editti di Berlusconi, proprietario della metà delle tv nazionali, di case editrici e concessionarie di pubblicità in un labirinto di imprese e aziende che ogni giorno stringono i propri tentacoli sul mondo dell’informazione. E hanno già dimenticato quel Pd che ha portato al fallimento un giornale storico come l’Unità e ha usato la Rai come fosse casa propria, piazzando i suoi uomini”.
“Se il Movimento ha una colpa, è quella di essere coerente in un Paese che per decenni è stato governato dall’ipocrisia, dall’interesse e dalla convenienza. Perciò idee come la soppressione dei finanziamenti pubblici ai giornali o l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, che appartengono al Movimento da quando è nato dieci anni fa, vengono spacciate dai giornali come ‘novità’ addirittura ‘pericolose’, se non ‘eversive’ e ‘dannose per la democrazia’”.
“Ma non saranno le fabbriche di fake news a fermarci. Il nostro obiettivo è sacrosanto: liberare (per davvero) l’informazione italiana. E per essere libera, la stampa deve slegarsi dai soldi pubblici e dalla politica che li elargisce. Troppo spesso le aziende di Stato sono state trasformate in bancomat, sia per premiare, distribuendo finanziamenti sotto forma di inserzioni pubblicitarie a beneficio di questa o quella testata, sia per punire, come ricorda oggi Marco Travaglio nel suo editoriale, il giornale non allineato cancellando le inserzioni”.