Milano, 4 ott. (AdnKronos) – Eni ha perforato con successo il pozzo di appraisal di Cape Vulture, nella parte settentrionale del Mare di Norvegia a sette chilometri a nord della unità galleggiante di produzione e stoccaggio ‘Norne’, a 180 chilometri dalla costa e a 3,5 chilometri a nord del pozzo di scoperta. Eni detiene una quota dell’11,5% nella licenza, mentre Equinor (operatore) il 63,95% e Petoro il 24,55%. Il pozzo di appraisal è stato perforato a una profondità verticale di 3.437 metri raggiungendo la Formazione Melke del giurassico medio e attraversando tre livelli di arenarie mineralizzati a olio leggero nella Formazione Lange di età cretacica.
L’obiettivo principale ha mostrato una colonna mineralizzata di 230 metri in un intervallo di arenaria di 18-34 metri di spessore con buone proprietà di reservoir. L’obiettivo secondario ha confermato la presenza di olio in un intervallo di arenaria di 10 metri di spessore con buone proprietà di giacimento, mentre un terzo livello di 3 metri di spessore nella sezione inferiore della sequenza Lange ha confermato la presenza di olio. È stata effettuata un’ampia raccolta di dati e campionamento dei fluidi su tutti gli obiettivi.
I risultati del pozzo confermano la commercialità della scoperta con volumi recuperabili tra 50 e 70 milioni di barili di olio equivalente, con ulteriore potenziale.