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Farmaci: Aifa, stabile consumo psicofarmaci, prescritti a 3,6 mln nel 2017

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Roma, 28 mag. (AdnKronos Salute) – E’ stabile il trend di consumo degli psicofarmaci in Italia. E, secondo le stime, nel 2017 circa 3,6 milioni di italiani hanno ricevuto almeno una prescrizione di antidepressivi nel 2017. E’ quanto emerge da un approfondimento sui consumi di psicofarmaci in Italia negli ultimi tre anni – ovvero antidepressivi, antipsicotici e benzodiazepine – pubblicato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sul suo sito. Si tratta di farmaci protagonisti, nei giorni scorsi, di una serie di esternazioni anche politiche sulla stampa. Ebbene, il trend di impiego di questi medicinali in Italia “risulta pressoché stabile. In particolare, per quanto riguarda gli antidepressivi, tra il 2015 e il 2017 i consumi si attestano su una media di 40 dosi giornaliere ogni mille abitanti”.
Questo vuol dire che ogni giorno 1000 abitanti consumano in media 40 dosi di antidepressivi. Inoltre dall’analisi dei dati della tessera sanitaria sulle prescrizioni farmaceutiche rimborsate dal Ssn, è stata stimata la prevalenza d’uso degli antidepressivi nel 2017. “I dati utilizzati sono riferiti da sei regioni italiane rappresentative delle diverse aree geografiche (Lombardia e Veneto per il Nord, Lazio e Toscana per il Centro e Campania e Puglia per il Sud) e includono una popolazione residente di circa 34,5 milioni di individui. Nel 2017 risulta che oltre 2 milioni di individui (su 34,5 milioni) hanno ricevuto almeno una prescrizione di antidepressivi, corrispondente a una prevalenza d’uso del 6%. Se si applica tale prevalenza d’uso al totale della popolazione italiana – conclude l’Aifa – è possibile stimare che 3,6 milioni di italiani hanno ricevuto almeno una prescrizione di antidepressivi nel 2017”.
Negli ultimi tre anni possono essere considerati stabili anche i consumi degli antipsicotici, che registrano 9 dosi giornaliere per 1000 abitanti. L’unico lieve aumento si registra nei consumi di benzodiazepine, intesi come ansiolitici, ipnotici e sedativi: nel 2017, infatti, si osserva un consumo di circa 50 Ddd/1000 abitanti ogni giorno, “con un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente”.