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Fisco: Ancot, 1,8 mln italiani detraggono spese per attività sportive

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Roma, 9 ago. (Labitalia) – Calcio, nuoto, pallavolo, basket e tennis sono alcuni degli sport preferiti dai ragazzi e la loro pratica richiede alle famiglie il pagamento di rette mensili per l’iscrizione in associazioni e società sportive dilettantistiche. L’attività sportiva dei ragazzi emerge anche dalle dichiarazioni dei redditi. Nelle dichiarazioni presentate nel 2017 relative ai redditi del 2016, sono stati 1.832.423 i contribuenti italiani che hanno indicato le spese sostenute per le attività sportive dei propri figli ottenendo un ammontare di oneri detraibili pari a complessivi 397.868.000 euro corrispondenti a un valore medio di 220 euro.
Il dato di sintesi emerge da un’analisi condotta dall’Ancot-Associazione nazionale consulenti tributari su dati del ministero delle Finanze ed è riferito alla detrazione del 19% prevista dall’Irpef per sostenere tali tipi di spesa. Il numero più consistente di contribuenti che hanno richiesto la detrazione per le spese sostenute dai propri figli per attività sportive risiede in Lombardia ed è pari a 397.156 per un ammontare di 86.881.000 euro e proseguendo l’analisi delle diverse regioni emerge che al secondo posto figurano i laziali con 207.608 richieste indicate nelle dichiarazioni per un controvalore pari a 46.500.000.
A seguire in ordine decrescente secondo il numero dei contribuenti e tenendo conto dell’ammontare troviamo: Veneto 205.487 (46.360.000); Emilia Romagna 185.979 (41.647.000); Piemonte 146.974 (30.725.000); Toscana 131.519 (28.273.000); Puglia 80.388 (16.050.000); Campania 76.415 (15.713.000); Marche 59.458 (13.090.000); Sicilia 57.145 (11.054.000); Liguria 49.339 (10.637.000); Friuli Venezia Giulia 49.247 (11.165.000); Abruzzo 38.074 (8.094.000); Sardegna 33.735 (6.956.000); Umbria 31.998 (7.240.000); Trentino Alto Adige (PA Trento) 21.403 (4.905.000); Calabria 19.245 (3.811.000); Trentino Alto Adige (PA Bolzano) 17.162 (3.789.000); Basilicata 11.306 (2.294.000); Molise 7.740 (1.587.000) e Valle d’Aosta 5.035 (1.095.000).
“L’attività sportiva è estremamente importante per la crescita dei ragazzi – ha detto Arvedo Marinelli, presidente nazionale dell’Ancot – ed è interessante analizzare quanto viene indicato nelle dichiarazioni dei redditi per capire la propensione delle famiglie ad iscrivere i propri figli in piscine, palestre, campi da calcio, da tennis eccetera. Per loro la normativa fiscale prevede la possibilità di ottenere una detrazione, nella misura del 19%, per le spese sostenute per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi di età compresa tra i cinque e i diciotto anni”.
“L’importo massimo detraibile – ha spiegato – è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori. La detrazione spetta per l’iscrizione annuale ed eventualmente per l’abbonamento ad associazioni sportive e società sportive dilettantistiche per corsi didattici in palestre, piscine e per le rette sostenute per altre strutture e impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica, rispondenti alle caratteristiche individuate con il DI 28 marzo 2007 pubblicato sulla GU del 9 maggio 2007 n. 106”.
“Per ottenere la detrazione – ha detto Annamaria Longo, segretario nazionale dell’Ancot , è importante documentare la spesa con pagamenti tracciati tramite banca e posta. La documentazione deve riportare la denominazione o la ragione sociale e la sede; ovvero la residenza nonché il codice fiscale del percettore (associazioni sportive, palestre, ecc.); la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento ecc.); l’attività sportiva esercitata (ad esempio, nuoto, pallacanestro ecc.); l’importo pagato e i dati anagrafici del ragazzo praticante l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento”.