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Giostra del Saracino: regolamento nuovo per le prove in piazza dei giostratori

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Giostra del Saracino: regolamento nuovo per le prove in piazza dei giostratori

Con la ratifica da parte della magistratura delle dirigenze dei quartieri della giostra del saracino è terminata la fase di stallo che ogni tre anni avvolge il lavoro dell’istituzione e dei quartieri. Le elezioni nei rioni hanno ridisegnato il consiglio di amministrazione rinnovato nella sua metà dei membri. Usciti Fracassi e Catalani al tavolo di comando assieme ai confermati Ezio Gori e Maurizio Carboni sono arrivati Andrea Fazzuoli per Porta Crucifera e Roberto Felici prossimo alla nomina a rettore di Porta del Foro.

Mancano meno di cento giorni alla giostra di giugno e il nuovo cda in via informale ha cominciato a lavorare in vista delle prossime edizioni della giostra (l’insediamento ufficiale avverrà solo dopo che il sindaco avrà nominato i nuovi rettori di Porta del Foro e Porta Crucifera membri del cda).

I rettori hanno subito affrontato argomenti importanti come le prove dei giostratori e la nomina del veterinario dell’istituzione.

Prove in piazza: è stato il primo argomento affrontato dai rettori, al vaglio l’ipotesi di un cambio con una nuova formula che rivoluziona in parte la storia del saracino. Quarantacinque minuti consecutivi per ogni quartiere per provare cavalli e traiettorie dove titolari e riserve si alterneranno tutti assieme senza alcuna distinzione di fascia oraria come avveniva fino allo scorso anno quando le riserve avevano a disposizione quindici minuti e i titolari mezz’ora divisi da orari non semplici per la gestione di cavalli e cavalieri.

Adesso con molta probabilità, sembrerebbe questa l’ipotesi più accreditata, si cambia formula andando incontro alle esigenze dei quartieri migliorando l’organizzazione e la gestione delle prove per tecnici, giostratori e addetti ai lavori dei quartieri. La novità però non si ferma qui (già questa sarebbe storica), perché nell’ipotesi di modifica l’orientamento sarebbe anche quello di diminuire i giorni di prova. Quattro, e non più 5, per ogni edizione sia essa notturna o diurna.

Se l’ipotesi allo studio andrà in porto avremo di fronte una svolta storica per il saracino con il rituale delle prove che cambia dopo decenni.

Prove più spettacolari e funzionali? Sarà il tempo a dare una risposta, oggi è solo una proposta sul tavolo e nulla è stato deliberato, anche se la maggioranza sembrerebbe orientata a dire sì alla modifica. Per renderle ancora più interessanti servirebbe anche, aggiungiamo noi, annunciare il punteggio colpito (con misurazione del punto colpito) e il tempo della carriera coinvolgendo così ancora di più quartieristi, pubblico e media che in piazza assistono avendo un quadro parziale e non completo dei tiri dei giostratori.

Meno giorni di prova è sicuramente un bene per tutti. Non c’è più la necessità, come avveniva negli anni settanta ottanta quando il buratto si colpiva solo in piazza grande nella settimana di prove, oggi si affronta il moro per almeno trecento giorni all’anno in ogni scuderia di quartiere.

L’istituzione giostra dovrà nominare anche il nuovo veterinario. Il rapporto di collaborazione con il Professor Spadari è scaduto nel 2017 e per il corrente anno il nome più accreditato a ricoprire il ruolo sembrerebbe quello di Gottarelli figura che ha già ricoperto l’incarico in passato.