Home Nazionale Governo: analisi Ist.Cattaneo su contratto, Lega cede su Ue e M5S su diritti

Governo: analisi Ist.Cattaneo su contratto, Lega cede su Ue e M5S su diritti

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Roma, 23 mag. (AdnKronos) – “Chi ha vinto la partita del governo?”. E’ questa la domanda da cui parte un’analisi dell’Istituto Cattaneo che, partendo dai programmi elettorali di Lega e M5S, ha verificato quanto dell’uno e dell’altro sia contenuto nel contratto di governo. La sintesi è che “la Lega cede sull’Europa” mentre “il M5S cede sui diritti” e che “il terreno di incontro tra i due partiti” è stato “il welfare” dove sono confluite “sia la riforma della Legge Fornero in ambito pensionistico (sponsorizzata dalla Lega e, con toni diversi, dal M5s) sia l’introduzione del cosiddetto reddito di cittadinanza promosso dal M5s”. Infine, sul ‘colore’ dell’esecutivo giallo-verde, alla luce del programma, per il Cattaneo si tratta sì di un “governo eccezionale ma non di quello più di destra” della storia repubblicana.
Sui punti su cui la Lega ha dovuto cedere, c’è quella della sicurezza: “Il settore di policy ‘legge e ordine’ rappresentava il 40% nel programma elettorale, mentre nel contratto di governo queste tematiche pesano per il 16,2% del totale”. Anche sul versante Ue, il Carroccio (“che aveva condotto una campagna elettorale molto più ‘sovranista’ rispetto ai 5 Stelle”) ha ammorbidito di più le sue posizioni. E, sottolinea il Cattaneo, non è da escludere che dietro l’atteggiamento più soft sull’Ue nel contratto ci sia “la moral suasion del presidente della Repubblica”.
E’ invece “sui temi dei diritti civili e sociali, e poi su quelli legati alle questioni della sicurezza, che il partito di Salvini può vantare i suoi maggiori successi nella trattativa con il M5S. Nel testo concordato da M5s e Lega non c’è traccia delle questioni riguardanti l’espansione dei diritti civili (presenti, invece, nel programma elettorale dei cinquestelle), mentre trovano ampio spazio le misure restrittive proposte dalla Lega nei confronti dell’immigrazione, dei cittadini stranieri e dei migranti”.