Home Attualità Ikea: Fisascat, dare garanzie su occupati in Italia, no a trasferimenti o dimissioni

Ikea: Fisascat, dare garanzie su occupati in Italia, no a trasferimenti o dimissioni

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Roma, 22 nov. (Labitalia) – “A metà dicembre, avremo un incontro con l’azienda. Vogliamo sapere quali saranno gli effetti occupazionali sull’Italia dopo l’annuncio di ieri del piano di ristrutturazione mondiale del colosso svedese. E poi vogliamo confrontarci sul piano di riorganizzazione sbagliato che l’azienda ha sviluppato a Roma, con trasferimenti forzati, a centinaia di chilometri di distanza, per i dipendenti cinquantenni che hanno figure apicali. Sciopero? Vogliamo confrontarci con l’azienda e poi con gli altri sindacati presenti in azienda per decidere il da farsi”. Così Vincenzo Dell’Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl, commenta, con Labitalia, le notizie sulle azioni del colosso svedese in Italia.
“Ikea -continua Dell’Orefice- ci aveva comunicato che ci avrebbe coinvolto nel piano di riorganizzazione in modo tale da ‘minimizzare’ i costi sociali. Invece, partendo da Roma, hanno iniziato a fare dei colloqui individuali con il personale apicale mettendo i lavoratori davanti a un aut aut: o il trasferimento a centinaia di chilometri di distanza o appunto rassegnare le dimissioni”.
Per il sindacato, un comportamento inaccettabile, che poteva essere evitato. “Bastava parlare con noi, spiegare il piano, gli obiettivi -spiega Dell’Orefice- e si potevano trovare soluzioni per salvaguardare i lavoratori, ad esempio con la procedura di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale. Questo, invece, non è stato fatto: abbiamo saputo le azioni dell’azienda attraverso i lavoratori e a cose fatte”. Per questo, il sindacato vuole subito incontrare l’azienda per verificare non solo i risvolti occupazionali ma anche sulla qualità del lavoro e del servizio legati al nuovo piano di riorganizzazione mondiale. “Sappiamo che Ikea -riferisce Dell’Orefice- aprirà sempre meno negozi grandi come quelli di oggi, ma si focalizzerà sull’on line e sulle piccole strutture in centro città. E per questo noi vogliamo sapere cosa accadrà in Italia”.