Home Attualità Ikea: Uiltucs, serve incontro, da azienda vogliamo dettagli ed effetti Piano

Ikea: Uiltucs, serve incontro, da azienda vogliamo dettagli ed effetti Piano

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Roma, 23 nov. (Labitalia) – “Noi abbiamo bisogno di un incontro con l’azienda che entri nel dettaglio, vogliamo sapere cosa c’è di concreto per il nostro Paese nel Piano. E di capire anche quali impatti quei numeri contenuti nella nota diffusa l’altro giorno avranno sull’Italia”. E’ netto Stefano Franzoni, segretario nazionale della Uiltucs Uil, sulle prossime mosse del sindacato nei confronti dell’Ikea dopo che il colosso svedese nei giorni scorsi ha annunciato un piano di ristrutturazione mondiale che riguarderà anche l’Italia. “Noi abbiamo avuto -racconta Franzoni- una comunicazione stringata sul piano poche ore prima della nota dell’ad di Ikea diffusa a livello mondiale. E sul piano sappiamo quanto sapete voi, il che naturalmente è insufficiente”. Quello che preoccupa il sindacato è un ‘cambio’ nelle strategie aziendali che “non sappiamo quali effetti avrà”. “Si intuisce -spiega- che il modello della cosiddetta ‘scatola’ blu viene completamente cambiato. Si parla di questi negozi in centro città ma non abbiamo ben chiaro come si realizzeranno”.
“Se saranno sulla scia degli esperimenti fatti in questi mesi – avverte – si tratterà più che altro di punti di servizio in cui si potrà andare ad avere delle informazioni e magari ordinare un prodotto ma niente di più. Sappiamo anche che stanno sviluppando tanto l’on line e allora uno può anche pensare che i mobili in futuro si acquisteranno on line e allora le ‘scatole blu’ serviranno solo per andare a ritirare i mobili. Ma sono solo ipotesi se non sappiamo informazioni nel dettaglio”.
Di certo, attacca Franzoni, “questo è un piano che deve essere necessariamente ‘governato’ con i sindacati”. “Nei negozi di Roma – riferisce – sappiamo che si stanno seguendo forme di incentivi all’esodo con metodi alquanto bruschi. E anche nei corner che si stanno aprendo nella Capitale -spiega- il personale utilizzato viene da un’altra sede di lavoro a Roma e viene utilizzato con indicazioni del tipo: ‘Tu domani vai a lavorare là oggi vieni qua.’. Ma a far cosa? Fino a quando? Con quali modalità?. L’azienda sta gestendo questo piano a livello di rapporti individuali, e non va bene”. Quindi, in conclusione, aggiunge, “il problema non è l’incontro, su quello non credo che si saranno problemi con l’azienda: il problema è il contenuto dell’incontro, noi vogliamo i dettagli per porre in atto tutti gli strumenti che sono necessari”.