Home Nazionale Immobili: Ance e Assoimmobiliare, preoccupa dlgs su deducibilità

Immobili: Ance e Assoimmobiliare, preoccupa dlgs su deducibilità

0

Roma, 30 nov. (AdnKronos) – “Grande preoccupazione” di Assoimmobiliare e Ance per gli effetti che il nuovo decreto legislativo in materia di deducibilità degli interessi passivi avrà sull’intera industria immobiliare. “Si annulla di fatto – sottolineano in una nota – la deducibilità integrale relativamente a finanziamenti ipotecari sugli immobili destinati a locazione fino ad oggi vigente. Il riferimento è alle modifiche introdotte all’articolo 96 del Testo unico delle imposte sui redditi. Tale decreto, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, rappresenta un segnale assai preoccupante che va a colpire duramente un’industria, quella immobiliare e delle costruzioni, che rappresenta una leva fondamentale al servizio dell’economia del Paese e contribuisce in modo importante all’occupazione e per circa il 18% al PIL dell’Italia, anche favorendo l’afflusso di capitali internazionali”.
“La minore deducibilità degli interessi passivi impatterà pesantemente sul mercato delle locazioni di immobili, siano questi ad uso uffici, commerciali o con altre destinazioni d’uso, con un effetto negativo, in ultima istanza, anche per le imprese affittuarie. La limitazione alla deducibilità genererebbe un incremento della tassazione per le società immobiliari stimabile in almeno 5-6 punti percentuali da aggiungere all’aliquota Ires del 24%”, dicono Ance e Assoimmobiliare.
“Tale aggravio – proseguono – si aggiungerebbe all’indeducibilità degli interessi passivi ai fini Irap previsto dall’attuale normativa e al rilevante peso dell’IMU che già gravano sugli investitori immobiliari, mettendo a dura prova la pianificazione di ulteriori investimenti di sviluppo che, a sua volta, in particolare per le imprese del sistema Ance, pregiudica strutturalmente la futura domanda di costruzioni, rischiando di deprimere così l’intero comparto. L’industria immobiliare, già soggetta ad una fiscalità fortemente penalizzante, rischia di vedere così vanificati gli effetti di una ripresa di cui si riscontrano i primi segnali, dopo una lunga crisi che ha colpito non solo questo settore, ma l’intero Paese”.