Home Nazionale Imprese: Confimi Industria, sì a grandi opere, preoccupa stretta credito

Imprese: Confimi Industria, sì a grandi opere, preoccupa stretta credito

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Roma, 2 dic. (AdnKronos) – “Siamo in un momento storico ed economico che sfugge ad una lettura equilibrata” dice Paolo Agnelli Presidente di Confimi Industria Confederazione dell’industria manifatturiera privata italiana e dei servizi alla produzione. “Veniamo da 20 anni di assenza di politica industriale, e da 10 anni di chiusura di centinaia di migliaia di aziende come avevamo analizzato e come dimostrano anche gli ultimi dati: i nodi vengono tutti al pettine. In tutti questi anni non ho visto però manifestazioni su incombenze che hanno rese asfittiche le imprese”, sottolinea.
Ad esempio, continua Agnelli, “da anni denunciamo il problema e la carenza infrastrutturale sia fisica sia digitale del nostro Paese. Siamo a favore delle grandi opere infrastrutturali che è sempre stato un tema principale dalla nascita di Confimi e quindi non da oggi (vedasi tav, tap); su questo abbiamo da tempo un dialogo con le Istituzioni. Ma non vorremmo che altri temi che impattano sulla vita delle piccole e medie industrie italiane vengano messi all’angolo perché non più di ‘moda’. Mi riferisco in particolare modo alla continua e crescente stretta del credito che sta passando in silenzio. Negli ultimi tre anni sono ‘saltati’ tutti i criteri e le valutazioni che venivano richieste alle aziende. Su questo aspetto andrebbe fatta una seria riflessione nazionale”.
Più in generale, conclude Agnelli, “richiamo tutti a stare attenti alle strumentazioni politiche sull’economia: fanno più danno certe dichiarazioni che altro. È necessario ora abbassare i toni per non farci male da soli”.