Milano, 3 ago. (AdnKronos) – Rallenta nei primi mesi del 2018 il fatturato dell’industria manifatturiera italiana. L’incremento tendenziale è stato del 4,2% tra gennaio e maggio, a valori correnti, con un modesto supporto dei prezzi (+1,3%). Il rallentamento, secondo il rapporto Analisi dei Settori Industriali di Prometeia e Intesa Sanpaolo, è interpretabile come “una fisiologica normalizzazione dei tassi di sviluppo, anche alla luce del contestuale buon andamento degli ordini” ed è attribuibile soprattutto al mercato interno, in particolare “all’andamento debole degli investimenti in macchinari e attrezzature” nel primo trimestre di quest’anno.
Più dinamica, invece, la componente estera del fatturato, con le esportazioni che sono cresciute del 4,3% tra gennaio e aprile, a valori correnti, un ritmo inferiore a quello della fine del 2017, “ma comunque migliore rispetto ai principali concorrenti”, si sottolinea nel rapporto. Tanto che l’Italia è riuscita a guadagnare quote sui mercati internazionali in quasi tutti settori dell’industria.
Il rallentamento è diffuso su tutti i settori, ma risparmia la farmaceutica, che “beneficia di un solido traino dei mercati esteri”, e la Meccanica, che “ha acquisito maggiore slancio nel bimestre aprile-maggio, grazie al ritrovato vigore del ciclo degli investimenti manifatturieri”. Gli investimenti hanno fatto da volano anche per la filiera dei metalli e per l’elettrotecnica che hanno mantenuto una performance superiore alla media.