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Influenza: nuovi dati efficacia vaccino quadrivalente Gsk in bimbi 6-35 mesi

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Roma, 7 mar. (AdnKronos Salute) – Il vaccino antinfluenzale quadrivalente inattivato Fluarix Tetra di Gsk ha dimostrato – in uno studio clinico di fase III pubblicato su ‘Lancet Child & Adolescent Health’ – nuovi, positivi dati di efficacia nel prevenire l’influenza A e B nei bambini dai 6 ai 35 mesi di vita. Lo studio ha raggiunto i due obiettivi primari, dimostrando il 63,2% di efficacia del vaccino nei confronti dell’influenza da moderata a severa (forme in cui la malattia è associata a un più elevato impatto medico e socio-economico), confermata in laboratorio e il 49,8% di efficacia per l’influenza di qualsiasi grado di severità nei bambini tra i 6 e i 35 mesi.
I dati derivanti dagli endpoint secondari, considerando l’influenza confermata dall’esame colturale e legata ai ceppi presenti nel vaccino – riferisce Gsk – mostrano che l’efficacia del vaccino in questa sottopopolazione è perfino più elevata. L’efficacia del vaccino nei confronti dell’influenza da moderata a severa è stata del 77,6% e quella nei confronti dell’influenza di qualsiasi severità è stata del 60,1%.
“I bambini piccoli fanno parte di uno dei gruppi ad alto rischio per l’influenza e sono a particolare rischio di complicanze e patologie severe, anche se sono perfettamente sani. Inoltre, i bambini giocano un ruolo importante nella disseminazione dell’influenza in qualsiasi comunità di tutto il mondo”, afferma Thomas Breuer, Chief Medical Officer, Gsk Vaccines.
“Questo studio – prosegue – è il primo trial clinico randomizzato disegnato per valutare l’efficacia del vaccino quadrivalente per l’influenza nei bambini piccoli. Si aggiunge alla crescente mole di evidenze che sostiene la vaccinazione universale, comprendendo tutti i bambini dai sei mesi di età per aiutare a prevenire l’influenza in questo gruppo d’età, oltre che per prevenire la disseminazione della patologia nella comunità”.
Lo studio ha anche evidenziato che il vaccino quadrivalente inattivato riduce l’impatto dell’influenza sull’utilizzo delle cure e sulle attività quotidiane, approssimativamente dimezzando la probabilità di visite mediche, di uso di antibiotici, di assenza dal lavoro da parte dei genitori e di giornate di cure perdute a causa dell’influenza in corso. E’ il primo studio – conclude Gsk – a dimostrare l’impatto della vaccinazione antinfluenzale sull’uso degli antibiotici in un trial clinico randomizzato.