Roma, 24 ago. (AdnKronos) – “Se si apre una stagione di confronto e di riforme europee, in cui si calcola a parte l’uso di risorse per la dotazione infrastrutturale del Paese, per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, è una cosa più che condivisibile, su cui vale la pena costruire un percorso europeo. Se invece la strada è quella di fare deficit per aumentare la spesa pubblica, è evidente che non troveremo un’ Europa vicina”. Così a Sky TG24 il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, interrogato su come un potenziale sforamento del bilancio e dei vincoli europei impatterebbero sul nostro comparto industriale.
“Noi – sottolinea – pensiamo che sulla dotazione infrastrutturale si debba aprire un confronto in Europa, aprendo a una grande dotazione infrastrutturale italiana in tutto il Paese, non solo manutentiva, ma anche legata a grandi, a piccole e a medie opere. Questo è un elemento essenziale che potrebbe essere fuori dall’idea del patto di Maastricht e che potrebbe creare degli sforamenti utili e positivi per il Paese”.
Arrivare allo sforamento del tre per cento con questa impostazione, aggiunge Boccia, “non è un tabù. Partirebbe da un concetto diverso: se gli obiettivi che ci poniamo in termini di politica economica sono più crescita per pagare il debito che abbiamo, e riguardano investimenti nell’interesse e nella crescita del Paese, sono più che giustificabili. Aprirebbe anche un paradigma di pensiero diverso, in chiave europea, che è quello di non fare i conti solo sui saldi di bilancio per mantenerli nei parametri europei, ma di definire obiettivi economici di altissimo profilo”.