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Innovazione: The Blockchain Council, indice TMXICO per valutare ico

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Varese, 13 nov. (Labitalia) – Debutta l’indice TMXICO (Timing Matrix ico) per la valutazione delle Ico (initial coin offering), realizzato dall’associazione ‘The Blockchain Council’, fondata dalla Associazione italiana sviluppo e marketing e da Excellence consulting. L’iniziativa sarà presentata nel corso del convegno ‘Blockchain Challenge’ domani, mercoledì 14 novembre, dalle 9 alle 17, presso il Campus Reti di Busto Arsizio (Varese). Nella ricerca intitolata ‘TMXICO: un modello di valutazione delle Ico’, The Blockchain Council analizza un campione di 50 ico tra italiane e straniere, appartenenti a settori diversi: dal finance all’Ai (intelligenza artificiale), dall’entertainment al food, dalla governance all’identità digitale, dall’adversting al commercio retail. Lo studio è basato sull’indicatore ‘rischio’, preliminare all’applicazione di metriche più dettagliate e studiato per restituire immediatamente la realtà del progetto oggetto di valutazione.
Questo indicatore consente di filtrare le Ico meno virtuose: una volta superato questo test, si può procedere con l’analisi mediante metriche più complesse. Delle 50 Ico esaminate, il 6% ha ricevuto il rating A+ e il 20% quello A, indicatori di livelli minimo di rischio, il 30% rating B e B+ (rischio medio), mentre il restante 44% si rivela un investimento estremamente rischioso con punteggi di rating minimi C e C+. Tra le Ico che hanno ottenuto il rating A+ va menzionata l’italiana Fidelity house, il social content network che retribuisce i contributor mediante l’utilizzo della tecnologia blockchain.
L’indice TMXICo nel suo complesso prevede molteplici criteri di valutazione che definiscono metriche specifiche. I più importanti parametri sono: analisi del team e degli advisor, partnership, analisi della presenza digitale, studio del whitepaper e bibliografia ausiliaria, analisi del prodotto, business plan, analisi degli smart contract, network effect, vision e market potential, roadmap, legal, token economy, mvp (minimum viable product), hard cap, soft cap, Paese di appartenenza. L’indice monitora anche l’evoluzione della ico dopo la raccolta fondi e l’avvio del progetto.
La nuova associazione intende coinvolgere studiosi e specialisti di fama internazionali e grandi aziende, diventare riferimento permanente per lo studio della blockchain, ed è la prima e unica iniziativa che sta lavorando a una progettualità pilota e a prototipi che le imprese e le industrie associate che gestiscono grandi quantità di dati e che abbiano motivazioni di sicurezza possano inserire nei loro processi. Per esempio i pagamenti, il trading e le criptovalute nel settore bancario, la gestione dei sinistri e le ri-assicurazioni nell’assicurativo, la supply-chain nelle società farmaceutica e nella filiera alimentare, la compravendita e l’investimento nel comparto immobiliare.
“Questo studio – dichiara Massimo Giordani, vicepresidente dell’associazione The Blockchain Council e dell’Associazione italiana sviluppo marketing – è stato coordinato da Federica Mariani e rappresenta un primo passo per offrire a investitori e analisti un modello concreto di valutazione delle Ico. Il fenomeno è nuovo e necessita di essere contestualizzato in uno scenario estremamente dinamico e non regolamentato con l’eccezione di pochissimi Paesi come Giappone, Malta e Svizzera”.
“Questa ricerca -afferma Maurizio Primmani, ceo di Excellence Consulting e presidente dell’associazione The Blockchain Council- dimostra che le Ico sono uno strumento formidabile di finanziamento alle imprese e in continua crescita: rispetto alle tradizionali Ipo (initial public offering) il finanziamento avviene in criptovalute e non più con una cessione di quote azionarie: l’azienda rimane più indipendente e responsabile della sua attività imprenditoriale. Crediamo in questa associazione – sottolinea – perché quello delle blockchain e delle criptovalute è l’ambito del futuro che riguarda non solo il settore bancario, assicurativo e dell’asset management, ma tutti i maggiori industriali. Vogliamo essere pronti e anticipare i tempi”.