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Italo: Calenda, scelta vendita legittima, perfetto finale sarebbe stato quotazione

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Roma, 8 feb. (AdnKronos) – “Il perfetto finale sarebbe stato la quotazione in borsa di Italo con il mantenimento di una quota in mano agli imprenditori. Non è andata così. Era il loro diritto vendere. Gip è un fondo molto serio, che non è speculativo e che investe in infrastrutture e nei trasporti”. A ribadirlo a ‘Sky Tg 24′ è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Per Calenda “la notizia buona è che Italo è stata una società di grande successo” e questo dimostra che “la concorrenza ha impatti positivi per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro, gli investimenti e il miglioramento dei servizi”. Il coronamento perfetto, aggiunge, “sarebbe stato la quotazione in borsa e il mantenimento di una quota da parte degli imprenditori ma non per una questione di italianità: delocalizzare i treni non è possibile e quindi il rischio è di investimento predatorio è minimo se non inesistente. Penso solo che gli imprenditori sono più bravi nel gestire aziende rispetto ad un investitore finanziario”.
Ma, rileva, “la scelta è del tutto legittima. Non hanno chiesto soldi al governo nel corso della loro vita anche travagliata perché spesso sono stati vittime della concorrenza non leale da parte di Fs, nel passato non oggi. Certamente non sono stati aiutati particolarmente dai passati governi. E’ tutto merito loro”.