Roma, 11 lug. (AdnKronos) – “Sarà il primo punto di attuazione del programma di centrodestra”. Così l’azzurro Elio Vito parla della proposta di legge di Forza Italia, presentata oggi alla Camera, sulla legittima difesa. Anzi, sul diritto alla difesa. “Sempre che venga calendarizzata – osserva Enrico Costa- l’abbiamo già chiesto e ci hanno detto di no. Forse ci sono frizioni nella maggioranza su questo tema… ma noi andiamo avanti in questa battaglia”.
Alla conferenza stampa sulla pdl hanno partecipato Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, e Maria Stella Gelmini, capogruppo alla Camera, oltre a Francesco Paolo Sisto, Massimo Mallegni, Costa e Vito. Il testo, in due articoli, interviene sull’art.52 del codice penale e si fonda sul principio che, quello alla difesa, è un diritto. Si specifica che deve essere lo Stato a dimostrare se la difesa sia stata “manifestamente sproporzionata” rispetto all’offesa. Ed inoltre si stabilisce che tutte “le spese di giustizia e gli oneri connessi al procedimento penale nei riguardi di colui che ha esercitato il diritto alla difesa sono a carico dello Stato”.
Un nuovo approccio che per Bernini rappresenta una “rivoluzione copernicana” passando dalla “legittima difesa al diritto alla difesa. Non più considerata scriminante ma autentico diritto del cittadino”. Questo non equivale a ‘giustizia fai da te’ o al Far West: “Non siamo per il ‘fai da te’ ma riteniamo che l’Italia meriti una legge sulla legittima difesa. Noi vogliamo riconoscere la difesa come un diritto vero e proprio e invertire l’onere della prova”.