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Lusso: Tax Free Shopping driver crescita, in Ue rallenta -6%

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Roma, 16 nov. (AdnKronos) – Dopo un 2017 positivo, nei primi nove mesi del 2018 l’Europa ha registrato un calo delle vendite tax free (-6%) rispetto al medesimo periodo del 2017. È quanto emerge dai dati Global Blue, società leader nei servizi di Tax Free Shopping, che, in occasione del tradizionale appuntamento con l’Osservatorio Altagamma 2018, ha tracciato le principali tendenze del mercato nei primi nove mesi del 2018.
“Il fenomeno, in gran parte previsto, – commenta Pier Francesco Nervini, Chief Operating Officer North & Central Europe & Global Accounts Global Blue- è riconducibile principalmente all’apprezzamento dell’euro sulle principali valute. Interessante è comunque l’innalzamento nello stesso periodo della transazione media il che conferma la minore elasticità al tasso di cambio da parte di compratori con più alto budget”. Nonostante il non positivo 2018, “siamo sempre su valori superiori al 2016 e che il Tax Free si conferma una delle principali leve della crescita del comparto lusso”. Negli ultimi 7 anni, ovvero dal 2011 al 2018, in Europa il Tax Free Shopping, infatti, ha rappresentato uno dei principali driver di crescita del settore ‘Lusso’ raddoppiando il suo volume.
Nel periodo gennaio-settembre 2018 il Tax Free Shopping ha rallentato in Italia (-8%), Gran Bretagna (-8%), Spagna (-8%) e Germania(-13%). In controtendenza la Francia, unico Paese europeo nel quale, nei primi nove mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le vendite tax free hanno registrato un segno positivo (+1%) grazie soprattutto agli acquisti dei Globe Shopper appartenenti ai segmenti ‘Elite’ (2,2%) e ‘Frequent’ (17,7%) meno sensibili alle oscillazioni valutarie.