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M5S: pressing per stop a sistema scontrini, ma Grillo tiene duro

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Roma, 16 feb. (AdnKronos) – Stop scontrini, mandare in pensione il sistema di rendicontazione attuale stabilendo una quota fissa da devolvere mensilmente, sempre decurtando stipendi e diaria. E’ l’idea che si fa spazio in casa M5S. Tra gli ostacoli da superare c’è tuttavia la posizione di Beppe Grillo -sempre più defilato ma comunque garante del Movimento- che invece sarebbe convinto della bontà del metodo adottato finora, riferiscono fonti autorevoli all’Adnkronos.
Sin da inizio legislatura il sistema di rendicontazione -per detrarre dalla quota destinata ai rimborsi tutto il non speso e devolverlo al microcredito- ha dato parecchi grattacapi ai 5 Stelle, tra ricevute smarrite, fatture da rendicontare e conti da far quadrare mensilmente. Oltre a dare la possibilità a chiunque di fare le pulci sulle spese sostenute per l’esercizio di mandato. Da qui l’idea di stabilire una quota fissa e uguale per tutti, nata da una media che tenga conto delle diverse voci di spesa.
Di questa ipotesi si era tornato a dibattere prima che le nuove regole grilline -statuto e codice etico- vedessero la luce, decretando tuttavia la conferma del vecchio sistema. Ma ora che è scoppiato il caso ‘rimborsopoli’ e da giorni i 5 Stelle sono alle prese con complicati controlli, tra i parlamentari, ma anche nei vertici, è tornato vivo il dibattito e il pressing degli eletti per una rivoluzione del metodo.