Palermo, 21 ago. (AdnKronos) – Quindici centri, di cui due Sprar, che ospitano 259 migranti, tra cui 53 minori non accompagnati. Eccoli i numeri dell’accoglienza di Partinico, grosso centro del Palermitano con un popolazione di 32mila abitanti, rimbalzato agli onori della cronaca nelle ultime settimane per due aggressioni a cittadini stranieri. A fine luglio a fare le spese della violenza gratuita è stato un giovane senegalese di 19 anni, Khalifa Dieng, pestato in piazza Santa Caterina da due giovani finiti poi ai domiciliari con l’accusa di lesioni aggravate dall’odio razziale. Picchiato a sangue solo per il colore della pelle, dicono gli investigatori. L’ultimo episodio risale, invece, alla notte di ferragosto, quando cinque migranti minorenni, quattro gambiani e un ivoriano, ospiti di un centro di accoglienza di Partinico, sarebbero stati insultati, picchiati e inseguiti di ritorno dalla spiaggia della Ciammarita a Trappeto.
Il raid mentre aspettavano il pulmino che avrebbe dovuto condurli nella comunità, dopo il tradizionale bagno di mezzanotte. Adesso gli investigatori dell’Arma avrebbero identificato almeno tre dei presunti aggressori, tutti di Partinico, grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che avrebbero ripreso almeno in parte l’aggressione. “Partinico non è razzista, è una comunità accogliente” dice all’Adnkronos l’assessore comunale alle Politiche sociali del centro, Rosi Pennino, che esprime “una ferma condanna” per quanto accaduto. “La violenza va sempre respinta, senza se e senza ma” avverte, spiegando di aver scritto insieme al sindaco una lettera alla comunità che ospita i giovani migranti aggrediti la notte di ferragosto per conoscere “nei dettagli” quanto accaduto.