Home Nazionale Migranti: Bianco, emergenza non c’è più grazie a Minniti

Migranti: Bianco, emergenza non c’è più grazie a Minniti

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Roma, 18 lug. (AdnKronos) – “Sono salito decine di volte a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, oggi ancorata al largo di Pozzallo ma bene in vista, come se fosse in quarantena. Da ultimo per il passaggio di consegne tra il vecchio ed il nuovo Comandante”. E’ quanto dichiara Enzo Bianco, presidente Liberal Pd e già sindaco di Catania. “Voglio rendere omaggio alla Guardia Costiera, ai medici e agli infermieri del Cisom, alle donne e agli uomini della Marina, alle centinaia di volontari, che negli anni di vera emergenza, hanno salvato, accudito, trasportato, rifocillato, migliaia di donne , di bambini di uomini disperati”.
“Molti di questi non ce l’hanno fatta. Ad esse e ad essi abbiamo dato sepoltura nel nostro Cimitero con una funzione interreligiosa ed una tomba. Ed un grazie sento di dover dire si miei concittadini, agli abitanti di una regione povera: quando ho chiesto hanno portato un giocattolo, cibo, bevande a chi era disperato. Gratitudine vera sento per i magistrati, le forze di polizia che hanno individuato, arrestato, processato e condannato loschi trafficanti di essere umani che organizzavano la tratta e sfruttavano disperati”, aggiunge.
“Oggi quell’emergenza non c’è più, grazie all’azione incisiva e concreta di un vero ministro dell’Interno, Marco Minniti. Ma la questione migranti domina ogni giorno l’apertura dei telegiornali e dei giornali. E viene agitata per creare paure ed odi. Come se fosse il dramma più grave del nostro Paese. Come se il vero problema non fosse la disoccupazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, la presenza di organizzazioni criminali, l’ambiente inquinato. Come se quei disperati che scappano da guerre o dalla fame rubassero il lavoro ai nostri ragazzi. Nessuno dei nostri ragazzi fa i lavori che questi disperati cercano! In questi anni – conclude Bianco – abbiamo assolto con semplicità al nostro dovere; quello che ci deriva, prima ancora che dalle leggi, dalla civiltà a cui apparteniamo”.