Home Attualità Migranti: Khawatmi, bene Salvini, inutile portarli qui in queste condizioni

Migranti: Khawatmi, bene Salvini, inutile portarli qui in queste condizioni

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Roma, 25 giu. (Labitalia) – “Sono d’accordo con il ministro Salvini. E’ inutile portare i migranti in Italia per fargli fare la fine che sappiamo, magari a raccogliere i pomodori e ad essere trattati in condizioni disumane”. Non usa mezzi termini, in un’intervista a Labitalia, Radwan Khawatmi, di origine siriana, da oltre 40 anni in Italia, considerato un punto di riferimento nel mondo dell’immigrazione e che ha ricevuto il riconoscimento principale di MoneyGram Award 2009, prima edizione del Premio all’imprenditoria immigrata in Italia, come miglior imprenditore straniero. “Su tutto il territorio africano -afferma- corre voce che si può arrivare in Italia affrontando dei rischi ‘calcolati’; ci sono, infatti, centinaia di africani che stanno aspettando di venire sulle coste italiane, in qualsiasi modo e a qualsiasi costo”.
“La cosa assurda -sottolinea- è che l’Italia ha guadagnato l’appellativo di razzista, ma non è affatto così. Tutti gli emigranti arrivati dalla Siria, durante la guerra civile, in Italia sono stati accolti, sistemati e distribuiti in tutta Europa. Per gli emigrati politici le porte sono aperte, ma purtroppo le cose sono diverse arriva, dal cuore dell’Africa, per motivi economici, per migliorare il proprio status. Pensiamo solo che l’85% degli emigrati che arrivano dal Libano, con le ‘boat people’, sono spinti da motivi economici e non trovano facilmente accoglienza”. “L’attuale governo italiano -ribadisce Khawatmi- ha cominciato a prendere in mano una situazione lasciata, negli ultimi 15 anni, in balia delle ‘onde’. Nonostante anni fa, feci avere all’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un documento dettagliato sulla situazione relativa ai migranti e, soprattutto, su quello che da lì a poco sarebbe successo, non è stato fatto nulla”.
“Il risultato -ammette- lo conosciamo sin troppo bene: da una parte, abbiamo migliaia di cadaveri che galleggiano tra la Sicilia e la Libia e, dall’altra, abbiamo una situazione nazionale italiana che è colma. Non posso poi che definire vergognoso il comportamento di alcuni Paesi europei, in particolare quello francese”.