Home Nazionale Mostre: a Palazzo dei Normanni la storia della Santa Patrona di Palermo (2)

Mostre: a Palazzo dei Normanni la storia della Santa Patrona di Palermo (2)

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(AdnKronos) – “Un miracolo, quello dalla liberazione dalla peste, compiuto nel capoluogo siciliano che fece il giro del mondo: colpiti dalla peste nel Seicento, alla Santa si affidarono cittadini di San Paolo del Brasile, di Caracas in Venezuela, di Monterey in California – dice ancora Patrizia Monterosso – Una popolarità che non ha mai avuto confini con un merito, più di altri artisti, che spetta ad Anton Van Dyck; contribuendo in questo modo a diffondere il culto di una Santa internazionale. Quello per Santa Rosalia è un culto così radicato nel territorio che finisce con il conquistare una tale forza comunicativa capace, nei secoli, di delineare un tratto fortemente diffusivo. La Patrona di Palermo racchiude in se un alto valore simbolico, significativo e fondante di una certa religiosità che, andando oltre tradizione, valorizza la dimensione ascetica pur mantenendo, nello stesso tempo, un ruolo concreto nei confronti della cittadinanza. Riappropriarsi della figura di Santa Rosalia rappresenta un’urgenza per stimolare la ricerca e la Fondazione Federico II se ne è intestata la paternità, anche delle radici storiche e culturali di Palazzo Reale”.
La devozione a Santa Rosalia non è, fatto esclusivo, della storia e delle tradizioni siciliane. La Fondazione Federico II con questa mostra ne sottolinea, dopo attente e dettagliate ricerche, quell’elemento che la vede travalicare i confini dell’Isola. È nel rapporto con la “Nazione” dei lombardi che se ne trova una delle massime espressioni. L’Alta Lombardia, tra il XV e il XIX secolo, fu caratterizzata da un processo emigratorio verso la città di Palermo. Un flusso che si sviluppò, principalmente, nel Seicento. Ciò che ne venne fuori fu una collaborazione volta alla raccolta di offerte in danaro destinate all’acquisto di beni materiali da inviare alle comunità ecclesiali di origine. Fra i doni, si annoverano varie suppellettili sacre in argento, ancor oggi conservate nelle chiese lombarde. Riappropriarsi della figura di Santa Rosalia rappresenta un’urgenza per stimolare la ricerca, la Fondazione Federico II se ne è intestata la paternità, anche delle radici storiche e culturali di Palazzo Reale. La donna nobile prima di essere riconosciuta Santa Patrona della città di Palermo dalla Chiesa Cattolica, viveva a Palazzo dei Normanni.