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Olio: la ricerca, l’extra vergine di oliva bene tra i più ricercati

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Roma, 22 nov. (Labitalia) – Il mercato dell’olio di oliva di qualità vale oro, tanto che l’extravergine è sempre più considerato come un bene tra i più ricercati. È quanto emerge dalla ricerca Nomisma commissionata da Frescobaldi in occasione del 30esimo anniversario del ‘Laudemio Frescobaldi’, il precursore dell’eccellenza toscana, con l’obiettivo di indagare il posizionamento dell’olio tra i prodotti luxury nella percezione dei consumatori e le abitudini di consumo nelle tavole dei ristoranti e nelle diete degli italiani. Essenziali, consapevoli, stellati e luxury: sono i quattro profili che emergono dalla ricerca realizzata attraverso un questionario online (metodo Cawi – Computer AssistedWeb Interviewing) su un campione di 1.000 italiani tra i 18 e i 65 anni.
Gli ‘essenziali’ (46% dei consumatori), cauti e tradizionalisti, puntano al risparmio e sono poco interessati ai prodotti di lusso: si tratta principalmente di uomini, dai 45 ai 55 anni, con reddito e titolo di studio medio-bassi. Il gruppo dei ‘consapevoli’ (20%) è composto da consumatori amanti della cucina, salutisti e responsabili: sono principalmente donne, dai 55 ai 65 anni, con reddito medio e titolo di studio medio-alto.
Gli ‘stellati’ (19%) sono sperimentatori e alla moda, interessati ai prodotti alimentari di lusso e alla cucina gourmet: sono uomini, dai 30 ai 44 anni, con reddito e titolo di studio alti. I ‘luxury’ (15%) conducono uno stile di vita agiato e mondano circondandosi di beni di lusso: si tratta di uomini, dai 35 ai 50 anni, con reddito e titoli di studio alti.
“Dalla ricerca risulta come l’olio evo – dichiara Denis Pantini, responsabile Nomisma – assuma un ruolo centrale, passando da commodity a bene di valore. Nella classifica dei prodotti alimentari percepiti come beni ricercati, troviamo al primo posto il tartufo (28% dei consumatori), seguito dal caviale (23%), dallo champagne (20%) e dalle ostriche (13%). Al quinto posto con il 7% c’è l’olio extra vergine di oliva pregiato (questa quota cresce fino al 13% tra i luxury e al 10% tra gli stellati)”.
L’olio evo è molto di più di un prodotto alimentare: è un ingrediente per la cucina di tutti i giorni (22%), un elemento chiave della dieta mediterranea (21%), utile alla salute (20%). Il 15% dei consumatori lo considera principalmente un condimento per gli alimenti a tavola (17% dei Millennials), il 12% un simbolo della cucina italiana nel mondo (16% dei consapevoli) e per il 6% è un elemento importante sulla tavola di ristoranti/osterie (8% tra i luxury e 9% tra i Millennials). Il l 67% dei consumatori cerca specificatamente olii evo di produttori locali e il 34% preferisce spesso quelli con marchi di produttori noti/famosi.
Tra i canali preferiti per la conoscenza di novità nell’ambito degli olii di alta qualità, il passaparola risulta lo strumento più efficace: il suggerimento di amici/familiari viene indicato dal 23%. Altri canali rilevanti sono gli assaggi nelle oleoteche/gastronomie (19% dei consumatori, 24% dei luxury e 21% degli stellati), eventi dedicati (16% dei consumatori, 18% degli stellati). Il 13% preferirebbe conoscerli mediante assaggi nei locali (16% dei luxury) o viaggi enogastronomici (17% degli stellati).
Le prospettive sono rosee anche nel fuori casa: il 76% dei consumatori si aspetta di trovare un olio di alta qualità quando va in un locale prestigioso (86% degli stellati e 80% dei luxury), il 47% fa sempre attenzione alla qualità dell’olio proposto quando mangia fuori (50% dei consapevoli) e la stessa quota valuta il livello di un ristorante anche dalla qualità dell’olio proposto (69% degli stellati). Tra i fattori che più di altri definiscono un olio evo di qualità, risultano al primo posto le caratteristiche organolettiche superiori (27%), la produzione in territori altamente vocati (17%), mentre un 16% indica come fattore più importante la reputazione dell’azienda produttrice.
Il tasso di penetrazione in Italia di chi acquista olii premium (sopra ai 16 euro e prevalentemente in oleoteche/negozi di specialità gastronomiche) è del 18% ma risulta maggiore tra gli uomini (20%), tra chi ha reddito e titolo di studio alto (la quota di acquirenti passa dal 18% rispettivamente al 30% e 24% in questi segmenti) e nelle famiglie con figli piccoli in età prescolare (22%). L’interesse per gli olii di alta gamma è trasversale, invece, tra le diverse classi di età e coinvolge allo stesso modo Nord, Centro e Sud del Paese. L’attrazione aumenta tra chi è appassionato di gastronomia: si tratta di consumatori attenti alla presenza del marchio Dop/Igp (27%) ma anche all’estetica (sempre 27%) che fa del lusso uno stile di vita.
“L’olio ‘Laudemio Frescobaldi’ si è affermato come pregiato prodotto di nicchia – afferma Matteo Frescobaldi, Brand Manager dell’olio ‘Laudemio Frescobaldi’ – apprezzato per la sua grande qualità e tipicità dai grandi chef e dai consumatori che privilegiano prodotti Premium e Gourmet. È venduto in molti Paesi del mondo, tra cui i principali sono Stati Uniti e Giappone, che rappresentano intorno al 60% delle vendite. Il mercato italiano costituisce circa il 20%, ma l’obiettivo è crescere del 50% nei prossimi due anni. La distribuzione è attraverso i canali specializzati nel fine food tra i quali alcuni templi della gastronomia internazionale come Peck a Milano, Roscioli a Roma, Pegna a Firenze, Harrods a Londra o Dean & De Luca negli Stati Uniti e in Giappone”.