Home Nazionale Palermo: bancarotta Bar Alba, sequestri, arresti e misure interdittive per soci (2)

Palermo: bancarotta Bar Alba, sequestri, arresti e misure interdittive per soci (2)

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(AdnKronos) – Con il subentro delle nuove società, hanno fatto ingresso nella gestione dei bar, in qualità di soci e membri dei rispettivi Consigli di Amministrazione, anche gli altri indagati colpiti dagli odierni provvedimenti, Giuseppe Caronia, l’avvocato Marcello Madonia, il commercialista Ermelindo Provenzani e Epifanio e Filippo Arcara. A seguito del cambiamento della composizione delle compagini societarie, i coniugi Tarantino sono stati – a mezzo di azioni legali avviate da parte dei nuovi soci – estromessi dalle aziende, che nel giro di due anni sono anch’esse state dichiarate fallite. Prima che fosse dichiarato il fallimento della Bar Alba Srl e della Pasticceria Alba Srl, tuttavia, Caronia insieme alla moglie, a Madonia, a Provenzani e ad altri indagati, ha posto in liquidazione le suddette società, stipulando nell’aprile 2016, per conto delle stesse, un contratto di concessione, affidamento e uso a titolo gratuito dei rami d’azienda, costituiti dai due bar di piazza Don Bosco e di Mondello, a favore di una neo-costituita società, denominata A.P.R. Srl, sempre di proprietà dei stessi indagati, “con il proposito di lasciare in capo alle società cedenti, ormai decotte, tutti i debiti” dicono dalla Guardia di finanza.
Nel frattempo, veniva raggiunto un accordo con il personale impiegato nei bar, che sarebbe transitato, previa nuova assunzione, nella A.P.R. Srl, nei confronti della quale i lavoratori hanno formulato espressa rinuncia di qualsiasi azione per le pregresse retribuzioni non pagate e per i crediti maturati in relazione al Tfr. La Procura di Palermo ha contestato a tutti gli indagati plurimi reati di bancarotta fraudolenta e documentale, in relazione alle molteplici cessioni e affitti di rami d’azienda da una società all’altra, “in quanto rappresentative di uno specifico disegno criminoso posto in essere, prima, dai coniugi Tarantino e Porcelli, successivamente, da Caronia e dalla moglie, da Madonia e da Provenzani, finalizzato allo svuotamento dell’attivo patrimoniale dalle società decotte, a favore di un nuovo soggetto giuridico col quale proseguire l’attività di impresa, sfruttando l’avviamento e il noto marchio Bar Alba”.